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In un circolo di Torino si gioca torneo da € 70: 16 denunciati e multa da € 12mila!

La querelle sul poker live in Italia è ormai una storia infinita: l’ultimo capitolo è stato scritto a Moncalieri, in provincia di Torino, dove la polizia ha fatto irruzione in un circolo, quando era in corso un torneo di poker con quota di iscrizione da 70 euro.

Il 62enne presidente del circolo – riporta l’Ansa – è stato multato per 12mila euro per “uso di telecamere non segnalate e la mancanza di materiale informativo volto ad evidenziare i rischi correlati al gioco” (Decreto Balduzzi, ndr).

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Abbiamo parlato in un recente articolo dei limiti e dei rischi, in ambito di responsabilità di diritto penale, che si devono affrontare quando si gioca (o si organizza) un torneo in un circolo.

Riguardo la vicenda in questione, dalle prime informazioni sommarie, si evince che il problema, in questo caso, riguardi più le violazioni riscontrate di diritto amministrativo che sono state riconosciute ai responsabili del circolo (“mancanza del materiale informativo” nel rispetto del decreto Balduzzi).

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Per quanto riguarda invece la responsabilità penale delle 16 persone segnalate alla magistratura, l’iter giudiziale dipenderà molto dalla struttura del torneo sospeso: se era freezeout, i rischi di una condanna sono ridotti al minimo.

Le sentenze della Cassazione consigliano un buy-in di modica entità ma il focus dei giudici è concentrato soprattutto sull’assenza di rebuy ed altre forme che potrebbero stravolgere la struttura classica degli MTT.

Dei circoli e delle prospettive del poker live in Italia ne parleremo nei prossimi giorni in un editoriale dettagliato.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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