A volte il poker regala storie come questa. Eric Joss, che ieri a poche eliminazioni dal final table era rimasto con un buio e mezzo, si laurea oggi campione dell’IPT Saint Vincent, superando in heads-up il lettone Arturs Daugis: per entrambi, dopo un deal, un premio di €47.000.
3° posto per il favorito della vigilia, Aaron Gustavson: l’americano, di gran lunga il più vincente dei partecipanti (come testimonia l’EPT Londra conquistato nel 2009), subisce la sorte avversa e non riesce a rispettare i pronostici.
Malino gli azzurri. I più attesi, Delfino Novara e soprattutto Alessandro Minasi, hanno chiuso rispettivamente al 7° e al 6° posto. Meglio di loro ha fatto Marco Monello, 4°, mentre lo svizzero/italiano Raffaele Castro è stato il primo eliminato del tavolo finale.
IPT Saint Vincent 2016: la cronaca del final table
Si comincia con Gustavson netto chip leader e i tre italiani fanalini di coda:
- Aaron Michael Gustavson 1.683.000
- Arturs Daugis 907.000
- Raffaele Castro 816.000
- Paul Testud 786.000
- Eric Joss 703.000
- Delfino Novara 628.000
- Alessandro Minasi 612.000
- Marco Monello 397.000
Il primo player out di giornata è, un po’ a sorpresa, Raffaele Castro. Lo svizzero, che ha giocato un gran bel poker in questo IPT Saint Vincent, chiama da bottone con J 10 il raise di Daugis e su flop 9 *8* 4 manda la vasca su bet di Daugis, che mostra Q Q . Turn A e river J condannano lo svizzero all’8° posto.
Al 7° posto Delfino Novara, che apre con 7 7 e viene chiamato da Gustavson con J 5 . Su flop 8 J 3 , Delfino va direttamente all-in ormai corto e viene chiamato dall’americano, che resiste anche a turn e river (entrambi re).
Poi è la volta di Alessandro Minasi, anche lui rimasto cortissimo: su raise d’apertura di Monello, il piemontese investe i suoi pochi big blind con 7 5 , ma viene chiamato da A K : board 2 9 K J q e tanti saluti ad uno dei protagonisti più attesi del tavolo finale.
Stessa sorte anche per Paul Testud, corto come i suoi due predecessori in classifica. Il transalpino ci prova con K 6 , Gustavson – che aveva aperto con 7 2 – è praticamente costretto a chiamare ed è fortunato, perché il board gli regala una doppia coppia: 7 K 5 2 9 .
Medaglia di legno per Marco Morello, player che ha giocato molto chiuso il final table, passando spesso mani anche di discreta forza. Con q Q investe l’ultimo mezzo milione di chip abbondante e riceve il call di Gustavson con A A : board liscio e ci lascia l’ultimo azzurro in gioco.
Proprio quando Gustavson sembrava lanciato verso la vittoria, l’americano subisce due colpi terrificanti che lo azzoppano, prima che Daugis lo finisca con K q contro K J . Una vera e propria sorpresa, perché lo statunitense ha giocato di gran lunga meglio di tutti i suoi avversari.
L’heads-up comincia con Arturs Daugis in vantaggio rispetto a Eric Joss (circa 4 milioni a 2) ed è un heads-up molto lento, visto che entrambi cercano la prima vittoria di prestigio in carriera. Joss è forse quello che si prende qualche rischio in più, tanto che arriva anche a mettere il naso davanti.
Prima dell’ultima pausa, però, il lettone è tornato in vantaggio e i due discutono un deal: 40.000 euro a Joss, 47.000 a Daugis e 7.000 per il vincitore. Lo svizzero riesce ancora una volta a ribaltare i pronostici e in breve si riporta in testa per poi chiudere i conti con Q-9 contro A-4, grazie a un 9 al flop.
IPT Saint Vincent 2016: il payout del final table
- Eric Joss €47.000*
- Arturs Daugis €47.000*
- Aaron Michael Gustavson €24.000
- Marco Monello €19.500
- Paul Testud €15.000
- Alessandro Minasi €11.500
- Delfino Novara €9.000
- Raffaele Castro €6.500