Le alterne fortune dei Rome Emperors si riflettono anche sulle WSOP, con il manager Max Pescatori che centra il quinto piazzamento in questa edizione e un Dario Sammartino che finalmente torna protagonista, nel più importante torneo 6-max della manifestazione.

WSOP Event #39 $10.000 6-handed No Limit Hold'em Championship
L'ha detto e lo ha fatto. Giusto ieri lui stesso ci aveva promesso che avremmo visto un Dario Sammartino diverso a partire da questo evento, che lui aspettava molto in quanto "campionato mondiale di poker in tavolo da sei". In 294 vi hanno preso parte ed è superfluo dire quanti top player ci fossero tra gli iscritti. Il napoletano parte alla grande superando agevolmente le 100mila fiches, poi passa indenne una lunga fase interlocutoria prima di concludere la giornata a quota 71.800, 87° su 123 qualificati al day 2.
In testa al gruppo c'è Gabriel Andrade, con Brandon Steven poco distante e gli altri piuttosto staccati, tra cui emergono nomi di primo piano come Robert Mizrachi, Justin Bonomo e Nick Petrangelo, tutti in top 10:
Davvero moltissimi i top che possono ancora dire la loro, da Steve Gross a Tony Gregg, da Max Silver all'altro membro dei Rome Emperors Tim Adams, ben messo a quota 192mila.
Notevole anche la lista degli eliminati eccellenti, a partire da Doug Polk e Daniel Negreanu e continuando con Martin Jacobson, Calvin Anderson e Jason Mercier, che per una volta appare "umano" non qualificandosi al day 2 di un evento da 10.000$. Fuori anche Liv Boeree, che così vive una sorta di doppia sconfitta, dopo quella patita in patria con la vittoria della Brexit.
WSOP Event #37 $1.500 Pot Limit Omaha
Ancora una bandierina - la quinta - ma stavolta senza troppi rimpianti, per Max Pescatori. Il quinto piazzamento del Pirata alle WSOP 2016 è un 112° posto per 2.247$ di premio, nulla da raccontare ai nipotini ma forse il massimo che si poteva ottenere, visto lo stack con cui il pro di Lottomatica si era qualificato al day 2. Con questa fanno 58 bandierine totali alle World Series Of Poker, una cifra che colloca Max in 21esima posizione mondiale, oltre naturalmente a consolidarne la leadership tra gli italiani in questa categoria. Una soddisfazione in più per il sorprendente Augusto Cavazzini, che in questa occasione ha fatto meglio del 4 volte campione del mondo, chiudendo infine 32° per 4.901$.

Restano in 16 a lottare per il braccialetto, con lo statunitense Tommy Lee nettamente in testa ad oltre 1 milione, contro i 699mila gettoni del norvegese Christensen. Nessun altro nome di rilievo tra i rimasti, se si eccettua quello di Dylan "ImaLucSac" Linde che però è l'estremo short stack a 124.000.