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EPT Barcellona: lo scoppio subito da Musta, la lite tra i tedeschi e il ritorno di Piqué

Un torneo da €50.000 di buy-in resta sempre un avvenimento speciale, anche nel poker di oggi dove si organizzano high roller quasi quotidianamente. Quello iniziato ieri all'EPT Barcellona è sicuramente uno dei più interessanti degli ultimi anni. Non solo perché 102 giocatori hanno scelto di pagare €50.000 generando un super montepremi di 5 milioni di euro, ma anche perché ci sono stati tanti episodi che non capitano tutti i giorni e che hanno caratterizzato questo evento.

EPT BARCELLONA: CHE SCOPPIO PER MUSTA

Partiamo dalla clamorosa mano dell'eliminazione di Mustapha Kanit. Tutto ha inizio su blinds 4.000-8.000 con il fold di tutti i giocatori fino a Mustacchione, che si ritrova sullo small blind con 550.000 (più di 60 big blind). Il nostro connazionale non rilancia ma si limita a limpare con in mano 8 j . Sul big blind c'è il professionista spagnolo Adrian Mateos, che non ci sta ed effettua il raise a 28.000. C'è il call di Musta.

Il flop è molto positivo per Kanit: 8 2 j . Può temere una quarta carta a cuori tra turn e river ma poco altro. Dopo aver checkato sceglie quindi di rilanciare la c-bet di Mateos, alzando la posta da 40.000 a 135.000. Lo spagnolo ci pensa su e alla fine va all-in per 480.000 effettivi. Musta chiama immediatamente.

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Questa volta niente picca per Kanit

Allo showdown è favorito, perché Mateos ha a a . Senza poter  contare su una carta a cuori, Adrian deve sperare in un 2 o un Asso. Sul turn scende però un j che consegna il fullhouse a Kanit. A questo punto solo un Asso può salvare Mateos, e sul river il dealer gira proprio un incredibile a . In questa maniera molto sfortunata, Mustacchione è stato costretto ad alzarsi dal tavolo. Mateos ha vinto il piatto da oltre un milione di chips e ha poi trovato l'eliminazione in 12° posizione per €98.000.

EPT BARCELLONA: IL RITORNO DI PIQUÉ

Questo scontro non è stato l'unico momento chiave della giornata. Tra i 102 iscritti era infatti presente anche Gerard Piqué. Come era già successo nella scorsa edizione dell'EPT Barcellona, all'ingresso del calciatore iberico in sala c'è stato un via vai di fotografi, blogger e semplici appassionati. Lui, come ha sempre fatto quando si è presentato per giocare a poker, è rimasto silenzioso e impassibile. Contrariamente a quanto accaduto nel 2011 e nel 2013, questa volta non è riuscito a centrare la bandierina, trovando un'eliminazione precoce.

EPT BARCELLONA: LA LITE TRA GRUISSEM E VOGELSANG

Se Piqué ha attirato molte attenzioni nella poker room di Barcellona, la lite tra Philipp Gruissem e Christoph Vogelsang ha suscitato ancora più clamore. Come tutti sanno, nei tornei high roller è fortissima la presenza di professionisti tedeschi. È sempre sembrato che scorresse buon sangue tra di loro e che il gruppo fosse molto unito, al punto che più di una persona, in passato, ha messo in dubbio l'integrità del gioco in questi eventi.

Eppure, probabilmente per la prima volta, durante l'high roller da €50.000 si è assistito a una lite tra due top player tedeschi.

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Tutto è iniziato da Phillip Gruissem, che nel corso di una mano ha sbottato: "Non può essere così ogni volta! Muoviti!". Le sue frasi erano rivolte al connazionale Christoph Vogelsang, reo di metterci troppo tempo per fare action. Un problema, quello del tanking, che fa impazzire di rabbia molti regular dei tornei.

Vogelsang ha provato a spiegarsi ma Gruissem non ha voluto sentire ragioni e ha persino chiamato la tournament director Kate Badurek. Dopo aver ascoltato entrambe le versione, la Badurek ha chiesto ai due di darsi una calmata e provare a essere gentili gli uni con gli altri. Vogelsang ha accettato di buon grado, ma Gruissem ha continuato nelle sue accuse: "Può succedere una volta ogni tanto, lo capisco. Ma non si può prendere tutto questo tempo per ogni singola decisione!".

Philipp ha poi ripreso a giocare visibilmente arrabbiato, nonostante i tentativi di calmarlo da parte dei suoi conoscenti (tra cui Igor Kurganov). Nell'atmosfera tesa dopo la lite è intervenuto John Juanda, che con i suoi modi di fare orientaleggianti ha chiesto con innocenza: "Ma cosa succede? Questi due ragazzi tedeschi non vanno più d'accordo?". Pare che si sia preso qualche occhiataccia per la battuta, ma alla fine il professionista di origini indonesiane è riuscito a fare meglio di entrambi i tedeschi, chiudendo in 11° posizione per €105.300. Gruissem e Vogelsang sono stati eliminati fuori dai premi.

EPT BARCELLONA: FEDOR HOLZ, SEMPRE LUI!

Infine, l'altra caratteristica di questo high roller dell'EPT Barcellona è la presenza di Fedor Holz al tavolo finale. Il giovane poker pro è riuscito a raggiungere anche questo final table, dopo aver vinto più di 14 milioni di dollari solamente nel 2016. Per ora si è assicurato i €137.130 della 9° posizione ma siamo sicuri che per lui esista solo la prima moneta da 1.3 milioni di euro. Al final table dovrà però vedersela con avversari molto ostici: dal Rome Empereor Timothy Adams (chipleader) agli esperti Sylvain Loosli e Sam Greenwood, passando, ovviamente, per Erik Seidel. Il veterano del poker ha dimostrato più volte di saper regolare i giovani colleghi, vedremo come se la caverà contro Fedor Holz.

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