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Federgioco: i 4 casinò italiani contro i circoli per "colpa" dei garantiti? Riunione decisiva il 17 novembre a Milano

I quattro casinò italiani sembrano sul piede di guerra: qualcosa di grosso bolle in pentola? L'ampia diffusione di tornei con montepremi garantiti fino a €50.000, pubblicizzati da alcuni circoli avrebbero attirato l'attenzione degli organizzatori e dei gestori delle sale autorizzate. Federgioco potrebbe prendere presto una posizione ufficiale sul tema.

In base alle recenti sentenze della Cassazione e all

E' ovvio che un'offerta del genere non sarebbe conforme con quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nelle tre storiche sentenze. Per questo motivo, i 4 casinò italiani vogliono vederci chiaro e presentare il problema sul tavolo istituzionale (Monopoli?).

La giurisprudenza consolidata della Corte ha legittimato (entro determinati limiti) l'attività dei circoli, ma alcune pubblicità sui social network avrebbero messo in luce nuovi problemi di natura strettamente legale.

L'indiscrezione è stata pubblicata da GiocoNews che ha reso noto che vi sarà una riunione da parte di Federgioco (l'associazione dei casinò) il 17 novembre a Milano. In agenda - con ogni probabilità - anche il contrasto all'offerta illegale fuori dalle sale autorizzate. Per molti esperti, l'escamotage dei montepremi garantiti e i rebuy potrebbero alterare il modello prefigurato dalla giurisprudenza, risollevando grossi dubbi sulla legittimità dell'attività di alcune sale non autorizzate.

La Corte di Cassazione ha riconosciuto la legittimità solo dei tornei freezeout con buy-in di modico valore (al massimo con i limiti riconosciuti al gioco online): tutti gli altri format (oltre a naturalmente il cash game) non rientrano nei canoni della legalità.

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Sono tre i provvedimenti della Corte di Cassazione favorevoli ai circoli di poker live ma entro determinati limiti

La denuncia di Federgioco alle istituzioni sembra probabile, ma sarebbe interessante se finalmente le autorità italiane cogliessero l'occasione per tradurre in un regolamento le condotte consigliate e tollerate dalla Cassazione.

L'ideale sarebbe una regolamentazione compiuta in modo tale da assicurare nuove entrate fiscali e maggiori tutele per i players, senza perdersi in mille cavilli come in passato che non hanno portato a nulla se non a generare confusione e gettare il settore nell'anarchia a discapito anche dell'offerta autorizzata.

Esiste ancora una legge in vigore sul poker live che potrebbe essere aggiornata e resa efficace grazie alla pubblicazione di un regolamento, senza per forza dover passare dal Parlamento.

Tornei low buy-in nei circoli ed eventi speciali nei casinò con montepremi garantiti: in questo modo il poker live italiano troverebbe un punto di equilibrio sotto il profilo legale e della sostenibilità. Tutto semplice, forse troppo semplice.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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