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Cash game high stakes: Gus Hansen show!

gus-hansenGus Hansen ha saccheggiato nelle ultime ore i tavoli High Stakes di Full Tilt Poker ed ha superato la soglia dei 4 milioni di profitti nel cash game online nel 2011, grazie a quattro spettacolari match.

La prima sfida ha arricchito le tasche del danese di 108.000$ contro Daniel “jungleman12” Cates in un heads-up 300$/600$ Pot Limit Omaha durato 432 mani. Successivamente ha pagato dazio il re del PLO, il norvegese Andres "skjervoy" Torbergson, considerato il giocatore più skillato nella specialità. Non c’è stata storia ed oltre 100.000$ sono andate in direzione di Copenhagen dopo 436 mani, alternando i  livelli 300$/600$ e 500$/1000$.

Non sazio, Gus ha deciso di sfidare un altro talento emergente degli High Stakes online come Scott "URnotINdanger2" Palmer. Il match è durato 854 hands ai limiti 500$/1000$ e ‘The Great Dane’ ha arricchito il proprio bankroll di altri 385.000$.

Dulcis in fundo, il player scandinavo ha furoreggiato in 300 mani nei tavoli 200$/400$ contro un vecchio rivale come Phil “OMGClayAiken” Galfond, alleggerito di ben 240.000$. Non è da tutti in una sola giornata riuscire a battere nel Pot Limit Omaha, clienti come "skjervoy", “jungleman12”, “OMGClayAiken” e "URnotINdanger2". Senza considerare che il giorno prima si era dovuto arrendere anche Phil Ivey.

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Archiviata la sessione negativa, di sette giorni fa, contro ‘O Fortuna PLS’, nella quale ha perso 560.000$, l’ ascesa di Gus nel cash game online sembra inarrestabile. Da settembre ad oggi, il 37enne danese ha guadagnato su Full Tilt Poker, 6,4 milioni oltre ad un braccialetto alle World Series of Poker Europe, il primo della sua carriera dopo i successi nel WPT e all'Aussie Millions.

Hansen ha abituato tutti ad enormi oscillazioni, se solo pensiamo che nel marzo del 2009 il suo bilancio annuale faceva registrare un attivo di 4,26 milioni prima di chiudere con un passivo record di 5.575.624$. Stesso film nel 2010: a febbraio i profitti erano superiori ai 2,7 milioni ma il player di Copenhagen ha poi chiuso con un ‘leggero’ disavanzo di 225.228$. Questa volta non sembra il classico fuoco di paglia. Il rush dura da mesi.

Nell’agosto del 2010 ha rischiato il crack, sfiorando un rosso pesante di oltre 10 milioni di dollari  maturati dal 2007, ovvero da quando frequenta gli High Stakes. Una volta toccato il fondo, grazie a questo incredibile upswing, le passività si sono assestate ad una cifra leggermente inferiore ai 3 milioni di dollari (2.951.000$) ed i pericoli di bancarotta sembrano oramai lontani ricordi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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