Vi avevamo già parlato del fenomeno del bum hunting negli heads-up, ai tavoli di cash game high stakes: pare che adesso si stia allargando a macchia d'olio anche nei tavoli 6-max, con tutte le poker room a cercare di trovare una non semplice soluzione al problema.
Stando a quanto si legge sui forum di poker statunitensi come 2+2, PokerStars è una delle più colpite dal fenomeno, cosa che del resto non stupisce dal momento che è anche la più frequentata dai giocatori di poker online. Nonostante la cronaca spesso si occupi soltanto di giocatori particolarmente in vista - come ad esempio Viktor Blom piuttosto che Scott "urnotindangr" Palmer - sono numerosi i players straordinari che affollano i tavoli a limiti come il $50/$100. Forse troppi, in relazione al numero sempre minore di giocatori occasionali che vi si siedono.
Pare infatti che il problema inizialmente nato nei tavoli di testa a testa si sia trasferito anche a quelli short handed, con regular estremamente abili che non hanno intenzione di giocare fra loro, se al tavolo non è seduto almeno un player sconosciuto e quindi presto o tardi vittima designata dei più capaci.
A meno che non ci si chiami "Isildur1" o Patrik Antonius, infatti, fare table selection è assolutamente indispensabile per poter risultare vincenti e parallelamente per ridurre la varianza. Ai tavoli suddetti l'edge fra due giocatori abili è minimo, tale per cui anche se qualcuno ha un vantaggio su qualcun altro questo è talmente risicato da rendere la partita non profittevole.
Infatti, minore è l'edge di cui si gode sui propri avversari e maggiore è la varianza a cui ci si espone: a limiti tanto alti, questo significa correre il rischio di subire downswing da milioni di dollari, ovvero di perdere tutto il proprio bankroll. A questo, aggiungeteci pure che non di rado questi professionisti giocano denaro che non è soltanto loro, ma anche di altre persone ed a cui quindi devono rendere conto.
Il quadro che ne nasce sono tavoli 6-max con cinque regular seduti in sit-out in attesa di un sesto che non arriva (quasi) mai, o addirittura con sei giocatori in attesa, che instaurano una sorta di guerra di nervi sperando che qualcun altro liberi il posto. Il problema è sentito tanto dai giocatori che dalle poker room, ma non è di facile risoluzione. In fondo, chi vorrebbe ricoprire l'ingrato ruolo di Godot in una situazione simile?
A quanto pare, perfino Daniel Negreanu ha deciso di spendere la propria influenza e prestigio per cercare di trovare una via d'uscita che sblocchi questa situazione di stallo: di cosa si tratti esattamente, ad oggi non è dato saperlo. Infatti, se più di un appassionato vorrebbe trascorrere del tempo in compagnia dei fenomeni del cash game high stakes, di certo in pochi ambiscono a farlo stando alla loro destra...