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Google, svolta storica: si alle app per il gioco real money su Google Play

Google è noto per essere sempre stato molto rigido in merito alla promozione e pubblicità del gioco online ma nell'aria c'è un cambiamento epocale: è molto probabile che l'azienda californiana cambi la sua politica, ammettendo le applicazione real money su Google Play Store. Secondo indiscrezioni molto attendibili "a partire da agosto 2017, Google accetterà gambling app all'interno di Play store, nel Regno Unito, Fancia ed Irlanda".

A svelare questa dichiarazione, contenuta in una mail di Google, è stata la mobile app Degree54 che ha pubblicato la corrispondenza con il celebre motore di ricerca.

Presto anche nel mercato italiano?

In autunno, come rivela PokerIndustryPro, "questo cambiamento della policy può essere esteso ad altre regioni e paesi".

Non c'è ancora la conferma di Google, ma un report successivo di EGR Magazine ha svelato che questo messaggio è stato inviato a tutte le aziende di gaming la scorsa settimana.

La storia: un rapporto difficile

Google Play, fin dalla sua nascita, ha sempre vietato tutte le app di gioco d'azzardo real money, con un'unica eccezione nel 2015, quando negli Stati Uniti è stata permessa la distribuzione di app per i Fantasy Games.

 

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Le applicazioni real money sono rimaste sempre fuori dalla porta di servizio, ovvero dallo store ufficiale di Google e le gaming company hanno sempre dovuto chiedere ai propri clienti di installare le app off-store, con tutti i problemi che ne conseguono, visto che le operazioni di sideloading (così vengono chiamate fuori dall'ambiente di Google Play) generano sempre degli avvertimenti di sicurezza, visto che sono scaricate da fonti "sconosciute".

Condizioni

Gli operatori, per essere autorizzati da Google, dovranno provare di essere autorizzati in ogni giurisdizione in cui operano.

Se per iPhone e iPad, Apple Store permette già di caricare le gambling app, per Android il trend sembra cambiare con Google Play da agosto.

Google ha scelto due mercati regolamentati da molti anni e (a sorpresa) un paese emergente dal punto di vista della regolamentazione.

In Francia è possibile giocare solo a poker e scommesse dal 2010, mentre in Gran Bretagna sono autorizzati tutti i giochi. In Irlanda solo le scommesse sportive. BetStars, ad esempio, ha ottenuto da poco una licenza per il betting mentre per casinò e poker continua ad offrire gioco con la licenza maltese.

Questa svolta nella politica di Google è senza dubbio una buona notizia per gli operatori di gioco e lo sarà ancora di più per i Governi e gli enti regolatori che avranno uno strumento in più di pressione verso le gaming company, incentivate ancor di più ad operare in maniera legale e con le necessarie autorizzazioni.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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