Il 2017 è stato per l'industria ed il movimento del poker online italiano senza dubbio un anno positivo se consideriamo che, conti alla mano, i poker tournaments (mtt più Sit Lottery) hanno registrato un aumento della spesa del 19% rispetto al 2016.
Il cash game invece fa segnare un meno 2%. Considerando i mutamenti di mercato radicali con il taglio netto di alcuni vip system tradizionali di alcune rooms, alla fine la perdita non è così pesante, rispetto almeno alle flessioni a due cifre degli anni precedenti.
Abbiamo visto che invece l'action ha subito un crollo pesante in termini di traffico ma non, evidentemente, per quanto concerne la spesa.
Tournaments
Secondo le stime fornite dagli operatori a GiocoNews nel 2017 il saldo nei tornei e Sit Lottery è di 83 milioni di euro (a dicembre invece il calo è stato dello 0,7% con un margine di circa 7 milioni). Come abbiamo detto, rispetto al 2016 vi è stato un passo in avanti di un quinto (+19%). Non male.
Proprio nei tournaments, vediamo la conferma di PokerStars come leader tra i concessionari nel 2017 con il 66,6% della spesa. Seguono Sisal 5,4, Lottomatica terza con il 5,3% e Snai 5%.
Cash game
Il poker cash game invece ha registrato una spesa annuale di 69 milioni (a dicembre circa 6 milioni, -7%). PokerStars occupa la prima posizione con il 44,8%. Alle spalle della room di Rational Group c'è Lottomatica (7,3%), Sisal (5,7%), Snai (4,8%), Sks365 (3,9%). Si attendono i dati aggregati per newtork.
La spesa complessiva nel poker online italiano è stata di €152 milioni. Per quanto concerne invece poker e casinò online insieme, nel 2017, il margine è pari a 720 milioni di euro, in crescita del 25%.