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Ufficiale: aumento tassazione nel settore dei giochi, mistero sulle vincite... La Rai invece "oscura" l'azzardo

Nel comunicato stampa ufficiale del Governo si apprende che nella Manovra correttiva (da 3,4 miliardi richiesta dalla Commissione UE) che andrà in vigore l'1 ottobre "si prevede l'aumento, a partire dal 1° ottobre 2017, del prelievo erariale unico (PREU) sugli apparecchi da intrattenimento new slot o AWP e sulla raccolta derivante dagli apparecchi videolotteries o VLT".

Manovra correttiva: la nuova tassazione su Slot e Vlt

Gentiloni e il Ministero dell'Economia non sono ancora entrati nei dettagli ma nella giornata di ieri, da fonti vicine da Palazzo Chigi, filtravano rumors sull'incremento dell'1% del Preu su Slot (al 18,5%) e dello 0,5% sulle VLT.

Al momento non si hanno notizie sulla tassa sulla fortuna che, stando alle ultime indiscrezioni, l'aliquota sarebbe dovuta passare dal 6% al 10% (ma per alcuni addirittura al 12%) ed essere applicata a tutte le vincite superiori ai €500 (per il lotto a prescindere dall'entità della somma incassata dal gambler). Molto probabilmente, il Governo deciderà in un secondo momento.

Nel 2016, la tassa sulla fortuna ha contribuito ad "arricchire" le casse dell'erario per 395 milioni di euro.

E' invece caduta nel vuoto la proposta (circolata la scorsa settimana) di un aumento del prelievo anche per quanto riguarda le slot online.

Infine, un'altra notizia curiosa. La Commissione di Vigilanza Rai - si legge su Agipronews - ha votato il proprio parere sulla nuova convenzione. Il presidente Roberto Fico sul suo profilo Facebook ha annunciato: "La Rai non potrà più trasmettere gli spot sul gioco d’azzardo in nessun canale, in nessuna fascia oraria. Questo significa contrasto alla ludopatia".

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roberto-fico

Peccato che in prima serata sulla Rai ogni giorno vengono distribuiti soldi random per qualsiasi tipo di gioco (Affari tuoi, l'Eredità etc.) di pura fortuna, dove basta aprire un pacco per vincere. C'è coerenza in tutto questo? Non è istigazione al gambling? Certe trasmissioni non contribuiscono a diffondere una cultura del gioco sbagliata regalando soldi a caso? 

Ricordiamo che per la normativa italiana, il problema non è quello di prevedere o meno un buy-in che deve essere pagato da un partecipante, quanto distribuire denaro come premio. In tal caso si entra nella sfera dell' azzardo, visto che il premio diventa una leva attrattiva che istiga la persona al gioco. Siamo di fronte alle solite (ed inutili) proposte di matrice demagogica. La ludopatia si contrasta in un altro modo in maniera seria, ma in nome dell'audience si è disposti a tutto.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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