Las Vegas si rialza dopo la crisi peggiore della sua storia dovuta al Covid19. I gamblers ed i turisti hanno voglia di tornare alla normalità e, complice la campagna vaccinale negli USA, a giugno i casinò del Nevada hanno incassato più di 1 miliardo di dollari. Si è verificato un effetto rimbalzo rispetto al 2020.
I casinò non sono stati però fortunati per quanto riguarda i tavoli con una diminuzione del 20% dei ricavi rispetto a giugno 2019. A generare le revenues più preziose sono state le slot machines. Ma questa è un'altra storia.
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Giugno d'oro per i casinò di Las Vegas e del Nevada
Il Nevada Gaming Control Board ha reso noto il rendiconto di giugno 2021: i casinò hanno registrato revenues per 1,19 miliardi di dollari, più del doppio dei 567 milioni dello stesso periodo del 2020.
L'aspetto importante è che questo dato conferma che Las Vegas e tutte le sale dello Stato stanno lavorando molto di più rispetto a giugno 2019 (prima della pandemia) quando il fatturato complessivo del gambling fu di 1,04 miliardi.
Per i mega resort non c'è ancora da cantare vittoria, visto che il turismo ha oramai un peso specifico maggiore rispetto al gioco d'azzardo per Las Vegas, ma è avere gente che scommette ai tavoli o alle slot è un segnale forte generale di ritorno alla normalità per la città delle luci.
In calo solo la Strip di Las Vegas
Tutti i mercati legati al gambling del Nevada sono in crescita, ad eccezione di Las Vegas Strip dove risiedono i resort-casinò più importanti. Su Las Vegas Boulevard le vincite per le sale sono diminuite dell'1%.
Dal record trimestrale a quello delle slot machines
L'analista Michael Lawton ha rivelato che nell'ultimo trimestre (aprile-maggio-giugno) lo Stato ha fatturato ricavi per 3,46 miliardi di dollari nel gioco d'azzardo. E' record. Mai in tre mesi si era raggiunta una soglia tale.
Il precedente primato si era verificato nell'ultimo trimestre del 2006 per 3,26 miliardi.
Giugno è stato un mese pazzo in Nevada. I players hanno perso 868 milioni nelle slot machines, solo nell'ottobre 2007 andò peggio (meglio per le sale da gioco).
Volumi record anche nelle scommesse. Sono stati puntati 315 milioni di dollari, il 58% dalle app mobile dei bookmakers autorizzati.
Giochi ai tavoli e di carte: casinò meno fortunati rispetto al 2019
I casinò hanno registrato vincite per 332 milioni ai tavoli e nei giochi di carte: +88% rispetto a giugno 2020 (quando ancora l'influenza del Covid19 era determinante sull'economia dello Stato) ma sono diminuite del 20% rispetto a giugno 2019. La dea bendata, in questo caso, non è stata benevola.
In Nevada l'anno fiscale si conclude il 30 giugno ed è il momento di tirare le somme e capire quanto abbia influito il Covid sul business dell'industria del gioco. Nel 2020 i casinò hanno perso ricavi per il 22% rispetto al 2019.
A giugno 2021 le entrate da dichiarare al fisco sono state pari a 10,7 miliardi di dollari, in crescita del 14,3% rispetto al 2020. Ma i casinò hanno registrato profitti minori del 10,5% rispetto al 2019.
Gran parte del calo è dovuto proprio alla crisi che ha colpito le grandi strutture sulla Strip.
Turismo: in calo ma non troppo, il problema sono gli stranieri
Come detto, il turismo ha una rilevanza decisiva sulle sorti della città e sull'economia dello Stato.
Pre-pandemia, nel 2019, l'aeroporto internazionale McCarran di Las Vegas ha battuto ogni record con 51,5 milioni di passeggeri.
Nel giugno 2021, gli arrivi sono stati di 3,8 milioni, leggermente sotto la media mensile del 2019.
Il problema principale è l'assenza dei viaggiatori internazionali visto che gli USA hanno chiuso le frontiere all'Europa per il timore di una diffusione della variante Delta.
Nell'ultimo mese i viaggiatori stranieri sono stati meno di un decimo rispetto a giugno 2019.