Bryn Kenney è uno dei giocatori più vincenti nella storia dei tornei dal vivo. Per la precisione è il 20° giocatore con le vincite lorde più alte di sempre grazie ai 14.4 milioni di dollari incassati nel corso degli ultimi dieci anni. Ma oltre ad essere noto per questi numeri sensazionali, Kenney è anche riconosciuto da tutti come uno dei più grandi gambler nella storia del poker.
Tra gioco d'azzardo ai tavoli di Las Vegas e prop bet, il professionista statunitense ha swingato cifre inimmaginabili nella sua vita, passando più volte dall'essere multimilionario a completamente broke.
Da un personaggio del genere ci si aspetterebbe una certa discrezione sullo stato delle sue finanze, ma Bryn non è così: non si fa alcun problema ad ammettere di essere rimasto senza un soldo più e più volte. Lo dimostra un'intervista rilasciata a Remko Rinkema di Pokernews.com nel 2015, nella quale parlò a ruota libera e senza freni inibitori.

"La mia gestione del bankroll? È la peggiore nel mondo del poker, o comunque tra le peggiori", disse. "Ho avuto una discussione con Sorel Mizzi recentemente per decretare chi di noi due è più sconsiderato con i soldi e non abbiamo trovato una risposta definitiva. Direi che non ho proprio una buona gestione del bankroll".
Incalzato da Rinkema, Kenney ha raccontato di essere andato broke diverse volte.
"La prima volta che ho guadagnato un milione di dollari avevo 21 anni. Sei giorni dopo mi restavano $100.000. Il mio primo grande bankroll era di circa 3.5 milioni di dollari. Cinque mesi dopo avevo perso tutto ed ero in negativo di $400.000. Sono passato dall'avere un milione di dollari all'essere completamente broke almeno 4 o 5 volte. E con broke intendo perdere più di ciò che si possiede e dover chiedere soldi agli amici per poter ripartire dal fondo del barile".
La sua storia nel poker è stata dir poco travagliata, ma oltre ai tanti errori commessi Bryn riconosce anche un grande merito.
"Onestamente sono il migliore quando si tratta di essere broke. Credo di avere la mentalità migliore in assoluto in quei momenti per ripartire. Lavoro molto duro e lo faccio per me stesso, perché sono io stesso a giocare d'azzardo e a mettermi in queste situazioni. Ma voglio dire, questo è parte del divertimento. Il gambling è il motivo per cui sono qui, fa parte di questa avventura".
In quel momento Bryn Kenney si trovava a Monte Carlo per giocare il Grand Final dell'EPT e il bilancio della trasferta era tutt'altro che positivo.
"Qua a Monaco non sta andando bene, mi stanno distruggendo (ride, ndr). Ma voglio dire, finché non permetti alle perdite di avere un impatto emotivo su di te, va bene. Voglio dire, tutti tiltano ogni tanto quando perdono. Anche io tilto, soprattutto quando faccio errori. Ma alla fine della giornata, per me, è tutto finito. Non puoi permettere al passato di influire sul tuo presente, soprattutto nel poker. Altrimenti ti mangia vivo".
Alla domanda su quali siano stati gli errori che lo hanno portato a perdere tutto così tante volte, Bryn Kenney risponde senza esitazioni:
"Spendevo troppi soldi ed ero troppo buono con i miei amici. Quando sei una persona che dà tanto, gli altri ne approfittano. Sono stati ingenuo da giovane, nessuno mi ha mai detto come gestire i soldi. Poi ho fatto un sacco di soldi da solo, dal nulla, lavorando duramente. Quando arrivi al punto di avere così tanti soldi, la prima cosa che pensi è che non finirà mai, che continuerai a farne un sacco. Ma poi quando inizi a perdere la tua mentalità cambia e da quel momento passi da un un modo di ragionare positivo a uno negativo. Mi sono ritrovato coinvolto in swing pazzeschi, ma lo adoro. Fa parte della vita, fa parte del poker".
Solitamente un giocatore va broke perché l'irrazionalità e le emozioni prendono il sopravvento. Ma Bryn Kenney assicura che per lui non è così: ha sempre avuto uno scopo anche quando giocava oltre le sue possibilità.

"Volevo trasformare i soldi vinti a poker in un autentico patrimonio", dice in riferimento ai milioni di dollari bruciati ai tavoli dei casinò di Las Vegas. "Il mio obiettivo era di fare soldi veri per cambiare il mondo e la mia vita. Con pochi soldi non puoi fare niente. Anche oggi continuo a provare shot continuamente per arrivare in alto oppure perdere tutto".
Da quell'intervista a Monte Carlo sono passati due anni. In questo periodo di tempo, Kenney ha vinto 6 tornei (di cui 5 high roller) e ha incassato 8.7 milioni di dollari netti. Avrà trovato il filotto giusto per fare i soldi "veri"?