Capita nella vita di affrontare inaspettate montagne. La sensazione è quella di resa, quando osservi le pendenze pensando a chi te lo fa fare di provarci.
Ma le imprese da sempre attirano e stimolano le virtù umane e allora eccomi nel buco nero delle bad beat che osservo la scalata che mi attende per risollevarmi da un mese infernale.
All’ennesimo colpo perso 80-20 ti viene da pensare che sei proprio Nero, poi magari irretito capita pure di sbagliarsi e forzare una mano con J-J ai resti preflop che ovviamente si schianta su A-A e chiude il cerchio lasciandoti l'impressione di essere un donk senza champagne con cui festeggiare.
In effetti da festeggiare questa volta non c’è proprio una mazza e che l’aria sia pesante lo noto dal fatto che parlo di poker al 100% oltre che dalle sfiatate di deretano che tira il mio rottweiller.
Tappo il naso, chiudo gli occhi e penso al mio passato in un momento di nostalgia. Gli scacchi, l’amore, niente più scacchi, il poker, l’amore, niente più amore, i viaggi e di nuovo l’amore. I miei genitori.
Con un rapido calcolo matematico, che salta agli occhi pure del più asino, ci si accorge che il fattore chiave nella mia vita è l’amore, di certo non gli scacchi o il poker. Rimane da risolvere l’enigma genitori, ma possiamo tranquillamente farli rientrare nella categoria amore.
Mi ridesto dal torpore cerebrale col sorriso. Cosa posso temere? Di cosa posso lamentarmi? Vivo assieme a una compagna da favola, i miei genitori stanno acciaccati ma tendenzialmente bene. Mio padre è appena uscito da un’operazione delicata rassicurato dagli esiti post-operatori che regalano ottimismo concreto e non quello che profuma e basta del filosofo di casa nostra Tonino Guerra.
Tra poco scoppierà la primavera. No. Sboccerà. Basta parlare di scoppiare, altrimenti mi torna quella sensazione di nausea profonda e non posso essere incinto.
Immagino i prati in fiore, il sole sulla pelle che ti convince e rigenera, i profumi di terra bagnata dopo un acquazzone presagio di estate.
La tensione del viso si scioglie in un timido sorriso mentre anche il cielo mi segue e apre uno squarcio di sole tra tuoni e pioggia. A volte bisogna saper cogliere i segnali. Che sia cambiato il vento?
Nel dubbio andrò a farmi una passeggiata, nel dubbio con gli ultimi spicci allestirò il giardino di casa e poi….poi si vedrà. Domani è un altro giorno. Mio malgrado mi sono abituato a vivere la vita step by step.
Ora però manderò giù un buon bicchiere di rosso che fa bene al cuore, allo spirito e anche all’ottimismo.