Tra genovesi il feeling è forte e così Rocco e Giuliano hanno dato vita vita ad un teatrino simpatico al termine del Global Poker Master. Bisogna però fare due premesse. La prima è che Giuliano è candidato a vincere il titolo di migliore giocatore della competizione. Mercoledì i media daranno il loro voto finale sull’ MVP del GPM.
La seconda è che in palio non c’è solo fama e gloria ma anche un orologio da 50.000 testoni offerto da GPI. Un oggetto di assoluto valore. I due amici scherzano, ad entrambi piace giocare con i luoghi comuni che si sprecano sui genovesi. A microfoni aperti Rocco rilancia: “quello è il mio preferito (citando la marca, ndr)… non fare il tirchio... regalamelo…”. Giuliano: “dai brother, te lo vendo bene… non ti preoccupare devo guadagnarci qualcosa…ti faccio uno sconto…”. Rocco sembra parecchio interessato: "colleziono quegli orologi, sono un appassionato".

Bendinelli poi commenta serio: “l’ho detto e lo ripeto: non ho giocato per soldi. Rappresentare la mia nazione è stato un sogno. L’inno di Mameli e tutto il resto. Sono emozioni forti, è il giorno più bello della mia vita. Per una volta i soldi passano in secondo piano. Sono felice di essermi messo in luce per skill e run, anche se in questi due giorni forse più per la run. Poi logico, se riesco ad ottenere anche una gratificazione... ben venga”.
Scherzi a parte, mercoledì Bendinelli potrebbe portare a casa un altro titolo prestigioso. Il premio viene assegnato al 50% per i risultati raggiunti (e il genovese è top 1 incontrastato, avendo vinto due round, due secondi posti e una quarta piazza) e al 50% dai media. “Voteranno in 10, per lo più stranieri. Conto di avere l’appoggio di gran parte dei giornalisti”. Manca quindi solo la luce verde della stampa. Incrociamo le dita per l'azzurro.
Bendinelli racconta un aneddoto: “Prima della competizione ho promesso ai miei compagni di squadra che se vincevamo e facevo MVP, avrei fatto il bagno nella fontana dell’Hilton. Il primo titolo è già in cassaforte, al 99% anche l’altro dovrebbe arrivare. Mi preparo a fare un bagno fuori stagione…”.
C’è chi ha ironizzato sul valore dell’orologio, ma Bendinelli ci è sembrato sincero quando parlava di stimoli diversi a prescindere dagli aspetti monetari. Il contesto rende le sue parole molto credibili.
Abbiamo notato che tutti i team si sono impegnati per vincere questa prima edizione del Global Poker Master: lo spirito competitivo e sportivo era forte. Haxton ha fatto il diavolo a quattro per trascinare gli Stati Uniti in finale. Però i nostri erano motivati al punto giusto: hanno tutti ottenuto risultati importanti nella loro carriera, ma farlo davanti ai media di tutto il mondo (c’è una forte presenza statunitense e inglese in sala stampa) è stato ancora più stimolante. Un’occasione unica per conquistare definitivamente la vasta platea del poker internazionale.
Leggi l'intervista a Giuliano Bendinelli, Rocco Palumbo e tutti gli azzurri dopo il trionfo nel GPM