Se escludiamo Phil Hellmuth, che continua a definirsi testardamente il più forte torneista al mondo, tutti i top player ammettono quanto sia alto il livello dei regular degli high roller live. Il primo a farlo è stato Daniel Negreanu, poi è toccato ad altri noti professionisti e ora è Gus Hansen a dirlo chiaramente: Fedor Holz, Justin Bonomo e gli altri dominatori dei tornei live più alti del mondo sono dei "fenomeni".
Gus ne ha parlato ai microfoni di Pokernews.com durante una pausa del Poker Players Championship delle WSOP. Il torneo da $50.000 è stato il primo dell'estate del danese, che nel 2018 è ufficialmente tornato ai tavoli . Non nel No-Limit Hold'em, la variante che lo ha arricchito e reso famoso, ma nel Big Game della Bobby's Room. A quel tavolo esclusivo si giocano i Mixed Games e sembra proprio che sia questa, ormai, la dimensione di Hansen.
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Gus Hansen è tornato, ma solo live e solo nei Mixed Games
A dirlo è lui stesso: a questo punto della sua vita e della sua carriera non esiste altro che il cash game nei Mixed Games, rigorosamente live. Niente online, niente tornei, niente No-Limit Hold'em.
"È la mia prima volta al Rio quest'estate", ha detto Gus. "Mi sono registrato in ritardo al Poker Players Championship perché ho giocato molto cash game e non volevo presentarmi al Day 1 stanco. Eccomi qui al Day 2, bello fresco. Mi sento molto a mio agio perché è 8-Game ed è quello che gioco ogni giorno".
Partecipare a questo torneo rappresenta un'eccezione al fitto schedule del player scandinavo, che sta sostanzialmente giocando no-stop il Big Game. Non a caso, l'ultimo torneo a cui aveva partecipato in precedenza era l'high roller da €100.000 di buy-in a Rozvadov.
"L'ultimo torneo che ho giocato era a Rozvadov, il €100.000. Non gioco i tornei, ma penso che ne giocherò almeno due: questo e il Main Event. Chissà, se farò bene potrei giocarne anche altri".
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Gus Hansen: "Io avvantaggiato nel Poker Players Championship"
Gus ha poi spiegato di aver voluto fortemente giocare il Poker Players Championship perché si gioca nelle varianti di poker, ovvero il suo pane quotidiano.
"Penso che sia un vantaggio saper giocare tutte le varianti quando mi siedo a un torneo del genere, perché spesso ci sono giocatori fortissimi nel No-Limit Hold'em ma non negli altri giochi. In questo torneo il No-Limit Hold'em è solo un gioco su otto, quindi mi sento avvantaggiato grazie alla mia esperienza".
Gus Hansen è poi stato eliminato fuori dai premi.
"I giocatori dei tornei di oggi sono fenomenali"
Dopo aver toccato l'argomento dei tornei live, era inevitabile una domanda sui reg degli high roller, definiti da molti come i più forti giocatori di poker in assoluto. Gus non si tira indietro e ammette di non potersi certamente considerare un top player in quel contesto.
"Ovviamente devo ammettere che nei tornei di No-Limit Hold'em sono rimasto indietro perché non ho seguito l'evoluzione del gioco. Oggi nei tornei di No-Limit Hold'em ci sono giocatori estremamente talentuosi, fenomenali. Per questo preferisco giocare il Poker Players Championship rispetto a un high roller: se in sette varianti su otto mi sento competitivo, non è poi così male".
Il successo dei Mixed Games a Las Vegas
Considerando quanto è più popolare il No-Limit Hold'em rispetto a tutte le altre varianti è molto curioso che una delle partite più alte di Las Vegas sia di Mixed Games. Secondo Hansen è proprio la varietà la chiave.
"Penso di aver giocato sempre il Poker Players Championship, tranne un anno. Amo questo torneo, ha un buy-in importante e mi permette di cambiare variante. Sono necessarie molte skills differenti, non sei obbligato a giocare sempre lo stesso. Mi piace il cambiamento ed è anche il motivo per cui si gioca il Big Game con i Mixed Games: la partita è sempre interessante".
Per quanto riguarda le sue varianti preferite, non ha dubbi:
"Mi piacciono molto lo Stud 8 e l'Omaha 8 e credo anche di essere forte in queste varianti. Poi, sono sicuro che quelli con cui gioco ogni giorno la pensino differentemente..."
Gus Hansen: "Se è poker, si può bluffare"
Infine, una riflessione sul bluff, la mossa che lo rese celebre nei primi anni duemila.
"Bluffare? Si può bluffare in qualsiasi forma di poker, non solo nel No-Limit Hold'em. Nelle varianti ci sono tante situazioni interessanti, ma più di bluffare devi fare attenzione a non commettere errori. Nei multi-way pot non vuoi foldare ma non vuoi nemmeno rimanere incastrato. È in questi casi che molti commettono errori, io spero solo di commetterne meno degli altri".