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Continua il momento d'oro di Martin Jacobson, che dopo aver vinto il Main Event WSOP 2014 ha incassato applausi e consensi da tutta la community del poker. Recentemente, il campione del mondo è stato incoronato Poker Player of the Year nel suo Paese natale, la Svezia naturalmente.
Il premio, attribuito dal portale Poker.se, è finito a Jacobson grazie all'80% dei lettori del sito e del forum Pokerforum.nu. Per Martin si tratta di una prima volta in assoluto, dopo che era già stato nominato in quattro altre occasioni.
Jacobson entra così a far parte di una prestigiosa lista di player che vede la presenza di Robin Ylitalo (vincitore nel 2013), Viktor 'Isildur1' Blom (2012 e 2009), Chris Bjorin (2010) ed Alexander Anter (2011).
E non è finita qui. Jacobson è riuscito a conquistare un secondo premio, quello di Ambassador of the Year, dove ha ricevuto la metà dei voti espressi, praticamente il doppio rispetto al secondo classificato, Simon 'Dybban' Lindell.
Due premi più che giustificati, visto quanto ha saputo dimostrare lo svedese. Oltre alla vittoria nel Main Event delle World Series of Poker (che di per sé già basterebbe), nel 2014 Jacobson è arrivato 4° al Challenge da $ 25.000 e 8° al Challenge da $ 100.000, durante l'Aussie Millions 2014.
E quale ambasciatore migliore di un giocatore che ha donato $ 250.000 all'organizzazione non-profit Raising for Effective Giving (REG)? L'organizzazione, fondata tra gli altri da Liv Boeree, Philipp Gruissem ed Igor Kurganov, ha come scopo quello di creare un movimento di giocatori di poker che fanno beneficienza, per "fare la differenza nel mondo usando un processo decisionale scientifico e razionale, per trovare gli interventi più efficaci".
Chi ha seguito il Main Event WSOP 2014 avrà probabilmente notato la patch del REG al braccio sinistro dello svedese. Secondo la pagina Facebook dell'organizzazione, Jacobson ha deciso di donare il 5% di ogni sua vincita netta.
"La cifra che ho donato non ha un impatto significativo sulla mia vita - ha dichiarato Jacobson proprio alla Raising for Effective Giving - ma sapendo che può contribuire a salvare altre vite, non ci ho pensato due volte".