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Phil Galfond: 'In vita mia ho visto più di 1.500 video di poker'

A quanto pare, a furia di guardarne prima di andare a dormire, nell'arco della sua carriera Phil Galfond stima di aver visto non meno di 1.500 video di poker: sarà per questo che, dopo anni, ha deciso di cominciare a farne lui stesso.

Il suo sito, lanciato poco più di un anno fa, ha raccolto consensi pressoché unanimi da parte sia dei giocatori professionisti che degli appassionati, coinvolgendolo in prima persona sia per quanto riguarda la registrazione dei video che la gestione del portale nel suo complesso.

Un sacco di investimenti, sia in termini di tempo che di denaro, che per giocatori del suo calibro potrebbero apparire poco comprensibili, in termini di ritorno economico: "Ad essere completamente onesto, nonostante la risposta a RunItOnce sia stata eccellente, siamo ancora in rosso - ha confidato a bluffeurope.com - vogliamo offrire un servizio sempre migliore, quello che abbiamo in mente".

"Ho cominciato a scrivere due libri, uno parla di poker e l'altro no: non li finirò mai" (photos courtesy BluffEurope.com)

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D'altra parte, Phil Galfond lo sa bene, se si vuole diventare ricchi non è certo questo il business su cui puntare: "Una cosa che ripeto spesso ai professionisti che collaborano con noi, è che se intendono girare video solo per i soldi allora può non essere un buon affare per loro - prosegue - credo che la maggior parte dei giocatori che collaborino con noi lo facciano perché gli piaccia insegnare".

Per quanto lo riguarda non è la prima volta che decide di girare dei video, una scelta che molti considerano sconveniente. All'epoca anche lui ci ha pensato, ma questa è la conclusione a cui sembra essere giunto: "Pensavo al rapporto fra costi e benefici, gli altri avrebbero potuto carpire informazioni dal mio gioco e contrastarlo molto meglio.
Tuttavia, il mio stile si basa sulla logica, la matematica e la psicologia, mentre altri professionisti hanno uno stile più "tricky". Questi giocatori si guadagnano un "edge" giocando in maniera molto exploitativa, quindi per loro fare un video è molto più sconveniente. 
Quelli sono proprio i giocatori a cui cerco di non far fare video, mentre chi è più attento al bilanciamento ed a fare aggiustamenti e contro aggiustamenti, come me ed altri miei collaboratori, credo soffra molto meno di questo problema".

E poi in fondo, se sei Phil Galfond e al tavolo da poker hai un problema, gli altri che cosa dovrebbero dire?

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