Abbiamo sempre avuto il sospetto che dietro alle proposte sul divieto della pubblicità del gioco online (divenute poi legge) ci fosse la mano della potente lobby del gioco terrestre.
In questi giorni, leggendo certe affermazioni sconcertanti da parte di alcuni media che rappresentano quel settore, abbiamo raccolto l'ennesima prova dell'astio dell'industria delle slot nei confronti del mondo del texas hold'em e dell'online in generale.
E’ a questo punto chiaro perché da anni il progetto della liquidità internazionale sia finito nel dimenticatoio e non vi sia stata alcuna disciplina (con un regolamento attuativo) del poker live, nonostante una legge sia stata approvata 7 anni fa e sia in vigore dal 2009. Vi è una palese volontà nel frenare l’espansione del settore del poker. Perché?
D’altronde come è possibile che venga bannata la pubblicità dell’e-gaming che rappresenta il 4% della spesa degli italiani e si lasci campo libero senza alcuna limitazione ai giochi che rappresentano il restante 96%?
In tutti i casi, a rafforzare queste nostre convinzioni, è l'ennesimo attacco frontale al gioco del poker in vista di una possibile apertura alla liquidità internazionale.
In un prossimo articolo vi spiegheremo i timori da parte del settore del gioco live sulla possibilità successiva di estendere la liquidità comune alle slot online (con l'istituzione di jackpot milionari).
Per questo motivo si vuole stroncare sul nascere l' idea, colpendo il poker online. Non è un caso che questa opportunità sia sempre stata snobbata, nonostante la legge lo riconosca. E' vero che la Francia si sta decidendo solo ora, ma come dimostrano in Gran Bretagna, l'apertura delle frontiere poteva già avvenire con il field dei network .eu.
In questo Articolo:
Gli enti locali disattendono linee guida del Governo sulle slot
Gli enti locali stanno disattendendo le indicazioni del governo sul posizionamento delle slot sul territorio, è un momento delicato per il settore degli apparecchi da "intrattenimento" e cosa c'è di meglio di un attacco gratuito e scriteriato alla texana e all'online?
D’altronde se i vertici cercano di chiudere tutti e due gli occhi, gli enti locali non stanno a guardare e provano ad affrontare in maniera seria il problema del contagio quotidiano di certi giochi nei confronti di categorie esposte nei bar e nei pubblici esercizi.
"I videopoker sono migliori del poker"
Leggendo certi editoriali, alcune osservazioni potrebbero essere anche condivisibili (il nostro settore deve fare seria autocritica su molti aspetti), ma leggere che "il vecchio videopoker" sia migliore del texas hold’em ci lascia basiti.
E’ vero che da parte di un giocatore occasionale mettersi ad un tavolo da poker contro giocatori skillati nel lungo periodo porta a perdite quasi certe (questo aspetto è condivisibile) ma mettere la texana in contrapposizione ai videopoker (ritenuti illegali) è una sorta di istigazione al gioco irresponsabile.
Semmai bisognerebbe cercare di trasmettere altri messaggi ai giocatori: per esempio sedersi ai tavoli a livelli consoni alle proprie abilità e al proprio bankroll, non istigarli a mettersi di fronte ad un gioco che è stato vietato dalla legge da anni. Questo vale per tutti i giochi: sia il poker che le slot. Chi vuole giocare, lo faccia in maniera responsabile e solo per divertimento, senza secondi fini o ambizioni.
Inoltre il texas hold'em non è solo cash game, oramai divenuto un gioco riservato o quasi per regular o professionisti a certi livelli.
Il poker non è finito, è cambiato: nei casinò record di affluenza
Il poker ha oramai una offerta sempre più varia che va dai tornei agli Spin and go. Il settore si è saputo innovare, nonostante anni di immobilismo. Ed ora vi è un’offerta più completa per tutti i gusti: dai tornei deep stack ai turbo. Ci sono poi gli Spin che sono amati soprattutto (ma non solo) dai giocatori amatoriali.
Dopo anni di declino evidente (dovuto anche e soprattutto ad una scelta delle case da gioco che hanno preferito puntare nel marketing su altri fronti) i poker tournaments sono tornati a crescere, nonostante tutto.
Dicono che il poker sia finito, non è vero. Guardate cosa succede ogni week end nei casinò italiani, dove vengono battuti con puntualità record di affluenza e il movimento di appassionati del live è sempre in crescita. Mi dispiace per voi ma il poker non è finito, è cambiato.
Liquidità internazionale opportunità per "accalappiare altri polli"
Inoltre – ritornando al discorso di prima - presentare il progetto della liquidità internazionale come l'opportunità per “spennare altri polli” non è senza dubbio un’affermazione condivisibile.
Nell’editoriale in questione si esaltano i giochi di pura fortuna, si mette il poker in chiaroscuro come se le slot fossero un gioco divertente. Questione di gusti, al lettore l’ardua sentenza.
"Il poker è un gioco d'azzardo illegale"
Ma le inesattezze sono evidenti quando si afferma che per il diritto italiano il gioco del poker è considerato "azzardo e pertanto vietato". La legge italiana riconosce il poker come uno skill games nella sua versione online.
Per quanto riguarda il live, c'è una legge del 2009 ( "per gli adeguamenti degli obblighi comunitari”) che riconosce come leciti i tornei di poker.
Peccato che in 7 anni non sia mai stato pubblicato il regolamento attuativo, ma la legge è ancora in vigore e non è mai stata abrogata (solo parzialmente ampliata nel 2011 per volontà dell'ex Ministro Tremonti).
Per quanto riguarda il gioco live non autorizzato, per la Suprema Corte della Cassazione è un gioco d'abilità a certe condizioni. Di cosa stiamo parlando? Bisognerebbe semmai cercare di sensibilizzare lo Stato a disciplinarlo, onde evitare mille problemi che alla fine vanno a danneggiare anche altre reti legali.
Questi attacchi senza criterio sono solo l'ennesima conferma di quanto la lobby del gioco terrestre tema un network autorizzato di poker rooms sul territorio. Una regolamentazione che potrebbe finalmente mettere ordine e limiti ad settore finito nell'anarchia.
Ma cos'hanno da temere se i margini del giochino in versione torneo e cash game sono nulli rispetto alla spesa degli italiani nelle slot live?
L'argomento merita un approfondimento e nel prossimo articolo cercheremo di spiegarlo, analizzando i numeri della raccolta e della spesa dei singoli giochi, cercando anche di capire perché l'azione del Governo è volta a frenare la regolamentazione del poker (da anni sono inspiegabilmente fermi i progetti della liquidità internazionale e della disciplina delle sale) ma a favorite l'azzardo puro nei bar sotto casa degli italiani.