Poco più di 5 anni fa piangevamo il fondatore Giorgio Bovetti, morto per un male incurabile. Adesso stiamo per salutare anche la sua creatura: George La Nuit, storico locale che da 30 anni anima la vita notturna di Sanremo, compresa quella dei pokeristi nei tempi d'oro.
Il 30 dicembre prossimo Ivar Triviño, ex dipendente che poi ha rilevato la gestione del locale, ha organizzato una festa d'addio, un commiato per un locale davvero storico, sia per il mondo della canzone italiana che per quello del poker.
Se infatti da "George" (come lo chiamavano amici ed appassionati) avevano fatto per anni nottata cantanti, musicisti, manager e addetti ai lavori del mondo della musica nel periodo del festival, così è successo anche nell'era del boom del poker.
George La Nuit, il rifugio dei pokeristi
Quello di "George" era un po' un "refugium peccatorum" per tutti noi, giocatori, manager, blogger e giornalisti, che venivamo da lunghe giornate passate tra i tavoli del casinò. Un posto dove ti sentivi di casa anche se era la prima volta che ci mettevi piede. Un posto in cui potevi permetterti deroghe a qualsiasi dieta, ordinando una carbonara doppia alle 4 e mezza del mattino, o un bel controfiletto ai funghi in alternativa al classico panino+birra. Un posto in cui spesso i pasti notturni e il classico "hangout" si trasformavano in qualche partita a carte o sfociavano in qualche temeraria scommessa. Sempre tra le risate e la paziente complicità di George e di tutto il suo staff.
Il mondo del poker live è in un momento di difficoltà e non sappiamo se torneranno presto i tempi dei grandi tornei live a Sanremo. Qualora lo facessero, però, sappiamo che mancherà un pezzo fondamentale di ogni trasferta: George La Nuit.