"...quindi Friulani, andate pure in Slovenia!", si potrebbe chiudere così il titolo, in un modo che sintetizzerebbe perfettamente la situazione paradossale. Dopo che il Consiglio di Stato si e' espresso, il Viminale si e' espresso, e dopo che tutte le istituzioni deputate hanno auspicato una normativa univoca che regoli il poker "live", ecco che tornano le "questure bollenti".
Per la precisione quelle di Udine e Pordenone la quale ha improvvisamente vietato, dalla giornata del 5 gennaio in poi, la pratica del poker sportivo nei circoli. Nulla di nuovo sotto il sole (o sotto la neve, sarebbe più indicato...), se non per il "cabarettistico" contenuto di alcune dichiarazioni rilasciate dal vice questore di Udine, Claudio Cracovia, ai cronisti del "Messaggero Veneto". Eccone uno stralcio: ""Si può giocare a poker sportivo soltanto attraverso il computer. Solo online il poker sportivo è considerato gioco di abilità e non di azzardo. E proprio per questo motivo, ufficialmente non è mai stata autorizzata nessuna sala"
Aristotele si starà rivoltando nella tomba, poveraccio. Anni a scrivere un trattato sulla Logica, per vederla maltrattata da siffatte affermazioni. Non ci sarà stato nessuno evidentemente, all'interno della Questura, disposto a spiegare a Cracovia che si tratta dello stesso gioco. I problemi di tracciabilità fiscale e contributiva dei circoli di poker sono noti, ed è per quello che le istituzioni - e gli stessi rappresentanti dellle associazioni di poker - vorrebbero una normativa che ponesse precisi confini entro cui potersi muovere - finalmente - alla luce del sole.
Gli appassionati di poker friulani sono abbattuti, arrabbiati, nauseati persino. Si tratta, oltre che di un provvedimento fuori dal senso comune, anche di uno straordinario assist per i casinò della vicina Slovenia, dove già migliaia di friulani - ed appassionati da tutto il nordest - settimanalmente si recano per giocare, ai tanti casinò di Nova Gorica o a Lubiana.
Alcuni rappresentanti dei circoli di poker friulani hanno comunque annunciato ricorsi e battaglie legali. Attendiamo il prossimo round...