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Doug Polk

Doug Polk, è la fine di un ciclo? Lascia Las Vegas dopo 10 anni

Veni, vidi, vici. Potremmo riassumere così l’ultima decade vissuta da Doug Polk a Las Vegas, città che ha lasciato la scorsa settimana e che lo ha visto crescere, maturare e diventare un fenomeno del poker a 360 gradi.

“Oggi è il mio ultimo giorno a Las Vegas”, scriveva su Twitter il 25 marzo. “Mi sono trasferito dieci anni fa con poche migliaia di dollari sul conto e il sogno di giocare a poker per vivere. Fatico ancora a credere a tutto ciò che è successo, e non potrei essere più grato di ciò che ho avuto dalla vita. Ora sotto col prossimo capitolo”.

 

 

In principio fu ‘WCGRider’

In questi 10 anni vissuti sotto i riflettori della città che non dorme mai, Doug Polk non si è fatto mancare davvero niente. Prima di accumulare vincite milionarie, ‘WCGRider’ era un giocatore di Warcraft III, videogioco di strategia in tempo reale da cui si è portato il soprannome che lo ha fatto conoscere nel poker online.

Polk ha messo piede a Las Vegas a 19 anni e l’inizio non è stato facile, tanto che spesso ha pensato di mollare tutto. Poi però ha trovato negli Evil Empire, la sua crew di giocatori high stakes online, un porto sicuro: con ragazzi del calibro di Ryan Fee, Jason Mo, Jason Les e Donger Kim ha iniziato a dominare la scena virtuale, prima di passare al poker live.

Nel 2014 ha vinto il suo primo braccialetto WSOP, chiudendo un’annata fantastica con il successo nella seconda edizione del Super High Roller Bowl.

Non solo poker giocato

Nel 2015, insieme al già citato Fee, Doug Polk ha creato Upswing Poker: inizialmente si trattava di un blog che offriva tabelle pre-flop gratuite, ma il progetto piano piano si è trasformato in uno dei siti di training più famosi al mondo.

Nell’ultimo lustro, ‘WCGRider’ si è messo in evidenza guidando il team di umani nella sfida contro il bot Claudico, di cui vi parlavamo qui:

Claudico massacrato da Polk & Co: gli umani vincono la sfida con il bot

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Nel 2017 è arrivato il singolo risultato più prestigioso e ricco della sua carriera, il successo nell’High Roller for One Drop in heads-up contro Bertrand ‘ElkY’ Grospellier, un colpo da oltre 3,6 milioni di dollari.

Il miglior content creator?

Nel frattempo, ‘WCGRider’ aveva già aperto il suo canale YouTube. Ormai un vero e proprio Re Mida del poker, Polk è riuscito a trasformare anche questa sua avventura in un’impresa di successo, diventando forse il content creator più famoso del mondo delle carte.

Mixando hand review, notizie e contenuti più leggeri, Doug Polk si è guadagnato un grossissimo seguito, anche grazie alla sua vena polemica e critica, spesso sfociata nel troll duro e puro, senza lesinare attacchi diretti a giocatori famosi come Daniel Negreanu o Alec Torelli.

Proprio gli attriti di lunga data con il Kid Poker hanno portato alla recente sfida di heads-up cash game high stakes online che, manco a dirlo, Polk ha vinto brillantemente.

Che ne sarà di Doug Polk?

Non sappiamo che cosa ne sarà di Doug Polk, ora che ha lasciato Las Vegas, ma c’è chi ha lanciato un’idea sicuramente stuzzicante:

 

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