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Doyle Brunson: poker e superstizione (2° parte)

Quali effetti può produrre un'eccessiva superstizione su un giocatore di poker? Scopriamolo insieme a Doyle Brunson nella seconda ed ultima parte del suo articolo.

"Qualche anno fa, mi ritrovai a passare un po’ di tempo con un ragazzo di nome Alexander. Iniziò a frequentare le nostre partite ma poi fu spazzato via da quella stessa marea del poker che risucchia via tanti giocatori impreparati e che poi li fa affondare.

Questo Alexander era talmente superstizioso che gli veniva il panico per ogni volta che qualcuno lo chiamava soltanto Alex. Si arrabbiava moltissimo perché pensava gli portasse sfortuna.

Per un po’ di tempo rispettammo la sua volontà ed evitammo di chiamarlo in quel modo, ma poi un giorno si ritrovò al tavolo con me ed il famoso Amarillo Slim. Durante una mano in cui Slim stava bluffando, lui si mise a pensare per parecchio tempo. Una volta decisosi a muovere la mano verso le chips, come in segno che volesse chiamare, Slim sbottò: “Dai Alex, tocca a te parlare.” Naturalmente, Alexander buttò subito via le sue carte ritenendo che un call sarebbe risultato sfortunato.

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E questo non è niente! Una sera si presentò con una ridicola maglietta (che lui definì speciale) che aveva un sacco di taschini cuciti addosso. Si mise allora ad osservare le mani che giocavamo ed ogni volta che qualcosa di forte si aggiudicava un piatto lui ne strappava uno dalla maglietta. All’inizio restammo tutti sorpresi da questa cosa, ma nessuno disse niente perché non avevamo alcuna voglia di ascoltare i suoi capricci come capitava quando qualcuno lo chiamava Alex oppure interferiva con le sue superstizioni.

Dopo un po’, comunque, qualcuno ebbe il coraggio di chiedergli cosa stesse facendo ed Alexander rispose che gliel’aveva consigliato il padre di strappare una tasca ogni volta che vedeva una mano di poker che desiderava, così da far raggiungere alla sua fortuna al gioco un'intensità ancora maggiore. Purtroppo per lui, gli capitò esattamente il contrario perché decise di sedersi al tavolo perdendo quello che gli rimaneva di tutto il suo bankroll. Ecco perchè vi dico: qualsiasi superstizione può distruggere ogni giocatore che si abbandoni completamente ad essa!”

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