Emanuele Di Domenico, conosciuto nel nostro forum come "shark hunter" e su PokerStars.it come "Nikking666", ha recentemente tagliato il prestigioso traguardo di Supernova Elite, obiettivo decisamente ambizioso inseguito da molti ottimi giocatori fin dall'inizio di questo 2010.
Un traguardo durissimo da tagliare, che richiede costanza, tecnica, padronanza di nervi ed un bankroll capace di ammortizzare le improvvise sbandate della varianza. Ed anche avendo tutto questo, talvolta sembra non bastare: "Ci sono giornate nelle quali arrivi al termine delle sessioni con facilità - mi racconta Emanuele - altre in cui ogni cinque minuti hai gli occhi incollati all'orologio ed alla cassa, in cui le cose stanno andando malissimo ma vuoi comunque continuare per recuperare".
Ed Emanuele Di Domenico - un passato da giocatore di basket in cui ha anche vinto uno scudetto - che cosa sia la determinazione lo sa di certo. La scoperta del poker Texas Hold'em avviene attraverso internet, a cavallo fra il 2006 ed il 2007: "niktheking23" inizia a giocare tornei, e per sua fortuna riesce subito a vincere alcuni tornei dai molti partecipanti, che vanno a formare da subito un promettente bankroll.
Nel settembre del 2009, inizia la sua ascesa su PokerStars.it. Decide di depositare 1.600 € e parte a grindare i sit&go da 20 e 30 euro. Emanuele non ha difficoltà ad ammettere che la sua esperienza sia nata tutta sul campo, e che una volta che i STT da 100€ si sono populati di regular ha dovuto giocoforza cercare di adattarsi: "Ai livelli precedenti c'erano un paio di top reg, ma per il resto si giocava tutti a poker, con il classico approccio molto TAG, che era proprio anche del mio gioco. Una volta che sono arrivati nuovi giocatori giovani, estremamente preparati per quanto riguarda l'ICM, ho incontrato alcune difficoltà, non essendo preparato su questo campo quanto loro".
Emanuele si riferisce in particolare al periodo a cavallo fra l'aprile ed il maggio scorso, in cui Di Domenico si adatta progressivamente a questa situazione, allarga i propri range e riesce a contrastare gli avversari, nonostante ammetta che l'aspetto dello studio e quello puramente tecnico siano quelli su cui debba lavorare di più in futuro: "Sono un tipo molto testardo, competitivo, costante. Se mi concentro su un obiettivo riesco a raggiungerlo. Ho avuto un confronto con molti altri regular, a volte ci sono stati anche degli screzi, ma come ho avuto modo di dir loro anche in seguito li rispetto ed ammiro tutti, anche per la costanza che mettono nello studio, uno degli obiettivi che voglio raggiungere nel prossimo anno".
Emanuele mi confida che non sia un caso, se l'ultimo sit&go giocato prima di raggiungere lo status di Supernova Elite sia stato contro Marco "Magicbox_V" Bognanni ("è un fratello per me"), ed inoltre mi dice di voler sfruttare al massimo il nuovo status di Supernova Elite, con una programmazione delle sue giornate di gioco che sia più sistematica di quanto non abbia fatto finora.
Dice infatti "Nikking666": "Quest'anno sono stato carente nella pianificazione. Spesso arrivavo a giocare sessioni di tornei distrutto dopo una giornata di sit&go, e ne ho buttati via molti per questo motivo, inoltre è importante organizzarsi una vita anche al di fuori del gioco, credo sia più salutare".
L'idea è quella di alternare giornate dedicate completamente ai sit&go ad altre in cui concentrarsi sui tornei online. Dove invece sente di dover migliorare, è nel circuito live: "Ho dei leak molto pesanti, anche semplicemente nel riuscire a essere rapidamente consapevole di quale sia lo stack dei miei avversari o di capire subito che dimensioni abbia il piatto. E' per via dell'online, dovrò lavorare anche su questo, per quanto resti dell'idea che i tornei live vadano più presi come una sorta di vacanza".
Emanuele, a proposito di varianza, mi spiega inoltre di voler considerare la strada degli heads-up sit&go oppure del cash game,: "Il cash game in particolare permette di contenerla in modo significativo, quindi mi sto preparando anche in questo senso".
Infine, a lui che è padre di un bimbo di tre anni di nome Lorenzo, gli domando come il suo lavoro incida sulla vita privata, uno dei temi certamente più delicati quando si parla di poker pro: "Sono laureato in Economia e Commercio e mi considero un imprenditore, che guadagna cifre che facendo il commercialista avrebbe forse visto fra anni. Quando questo lavoro diventerà una vera e propria professione, le cose cambieranno e certi pregiudizi non ci saranno più".
Avendo la fortuna di conoscere Emanuele personalmente, chi scrive non ha dubbi che saprà migliorarsi ulteriormente e raggiungere gli scopi che si è prefisso. In fondo, nel poker come nella vita, si tratta di continuare a insistere, di protendere le braccia verso quel canestro che pare lontano, che saltando giorno dopo giorno si scopre sempre più basso, fino a riuscire a toccarlo e quindi a farlo proprio.
Piero "Pierelfo" Pelosi