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Full Tilt: dal marketing milionario al rinnovo della licenza

marketingLa Kahnawake Gaming Commission (KGC) ha comunicato di aver rinnovato la licenza secondaria a Full Tilt Poker per altri due anni. Di fatto non cambia nulla perché per operare è necessaria la concessione primaria dell’Alderney Gambling Control Commission.

La licenza rilasciata dalla riserva indiana del Canada ha valore solo se vi è la presenza di una concessione principale. Ma la buona notizia è che le due commissioni si sono consultate in questi giorni e l’autorità dell’isola del Canale della Manica ha confermato che la posizione di Full Tilt Poker è ancora valida, seppur sospesa. Un timido segnale positivo nella tempesta di questi mesi.

A tenere banco sono le continue dichiarazioni di Mike Matusow all’emittente radiofonica Quadjacks. Il pro californiano ha regalato ulteriori rivelazioni sulla gestione del sito suo sponsor: “La red room investiva 15 milioni di dollari al mese nel marketing per fare concorrenza a PokerStars”. Una cifra senza dubbio importante.

Riguardo ad Howard Lederer ha precisato "The Mouth": “ho parlato con sua sorella Annie Duke e mi ha detto che è rinchiuso in casa ed è molto depresso per tutta la situazione. La sua unica colpa è stata quella di aver messo la persona sbagliata in carica”.

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mike-matusowChiaro il riferimento a Ray Bitar. Proprio sull’amministratore delegato del sito è ancora più velenoso: “ha compromesso tutto. A causa del suo ego non ha mai ascoltato nessuno. A me non mi hanno più cercato: ho ancora depositati 250.000$”.

L'esperto player non risparmia neanche Phil Ivey: "ha fatto un grosso errore nel citare in giudizio Tiltware. Le ultime indiscrezioni sul suo account sono venute fuori a causa di una talpa interna, un dipendente scontento". Matusow sembra un fiume in piena e ne prossimi giorni è pronto ad altre rivelazioni esplosive. Rimanete sintonizzati.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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