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Gli inizi, i soldi, Isildur1, il futuro: il mondo di durrrr

Un divertito Tom Dwan durante l'intervistaTom 'durrrr' Dwan parla a ruota libera di sè in una interessante intervista realizzata dal sito Gambling Online Magazine. Incalzato su tutti gli argomenti che interessano gli appassionati, Tom non si è sottratto rispondendo più o meno a tutto, dai suoi inizi (di cui si sapeva già peraltro, ndr) a Isildur1, dal live challenge di Londra al futuro del poker online, passando per diverse curiosità.

Come molti di voi sapranno, Tom iniziò con il texas hold'em su internet ai tempi dell'high school, depositando 50$ su Paradise Poker ed iniziando a giocare sit'n'go da 6$. Nella sua scalata ai più alti stakes, due sono stati i livelli che hanno richiesto a 'durrrr' lo sforzo maggiore per essere "battuti": il 2$/5$ su Paradise Poker e il 10$/20$ su PokerStars. Tom giudica a posteriori molto impegnativo anche il passaggio dal 50$/100$ di Full Tilt.

Quindi Dwan ritorna sul durrrr challenge, e sul fatto di aver messo il veto sulla partecipazione di Phil Galfond: "tutti sanno che ho messo questa condizione perchè siamo grandi amici, ma in realtà l'ho messa anche perchè temevo che fosse l'unico in grado di battermi". "Certamente però, anche se glielo avessi permesso, anche Phil - per l'amicizia che abbiamo - non sarebbe mai venuto a sfidarmi.", afferma Tom.

Ma la curiosità è tutta per cosa dirà su Isildur1, un giocatore che ultimamente è diventato il suo peggior incubo. Qui Tom è comprensibilmente ermetico, perchè ovviamente non vuole e non può rivelare particolari tecnici di un avversario che sfida regolarmente (e senza considerare i risultati negativi, ndr). "Ci siamo scontrati ormai per diverse ore ai tavoli e devo dire che sta facendo molto bene. Chiaramente non ho intenzione di rivelare alcun dettaglio sul suo gioco ma vi posso dire che ci rivedrete ancora giocare, e anche molto, nelle prossime settimane e mesi"

Nell'impossibilità di ottenere maggiori dettagli, l'attenzione si sposta sul Million Dollar Live Challenge di un paio di settimane fa a Londra, durante il quale Tom ha incontrato in tre match heads up-fiume il nostro Marcello Marigliano, ziigmund e Sammy George. "Ho affrontato prima Marcello, con cui avevo giocato diverse volte online, quindi ziigmund con cui ho giocato mooolto online, e infine Sammy George che avevo incrociato solo live. Devo dire che tutti e tre i match sono stati interessanti, per motivi diversi. Quello con Ilari ha avuto forse meno azione di quanto mi aspettassi, mentre al contrario quello contro Sammy ne ha avuta molta di più rispetto alle aspettative. In generale mi sono divertito, e spero che questo show si rifaccia l'anno prossimo, con un numero maggore di avversari e con una struttura di un evento importante."

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Un altro momento dell'intervista di 'durrrr' con il Gambling Online Magazine

Interpellato infine sul futuro del cash game, Tom sostiene che"100 big blind di stack dovrebbero essere una sorta di minimo consentito. Vedo un futuro per il cash game, anche grazie ai molti show televisivi che ne parlano, ma perchè continui ad esserci azione io vedo i 100 big blinds come requisito minimo e l'inserimento degli ante, a rendere ogni piatto più interessante e le decisioni da prendere più difficili." Senza queste condizioni Dwan non vede un gran futuro per il NL cash game online".

L'intervista completa si può trovare QUI

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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