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John Hewitt, parla il bubble-man dei November Nine

John Hewitt durante lo scorso Main Event WSOPJohn Hewitt è un bubble-man atipico: nonostante sia giunto decimo nell'ultimo Main Event WSOP, mancando quindi per un soffio l'ambito traguardo di essere uno dei November Nine, in una recente intervista il costaricano lascia trasparire più soddisfazione che amarezza, valutando positivamente la propria prova.

Interpellato infatti da Pocket Fives, Hewitt ammette: "E' inevitabile che ormai venga etichettato come l'uomo bolla per tutta la vita, ma mi rendo conto che sia normale essere eliminati dai tornei: ho solo avuto la sfortuna che questo sia accaduto in decima posizione. Le cose negative succedono, è necessario prenderle assieme a quelle buone e complessivamente si tratta di un evento positivo per me".

John Hewitt non è infatti un campione affermato, dal momento che nel poker online può vantare vincite per meno di 100.000 dollari, ed anche nei tornei live è solo alle scorse WSOP che ha conosciuto la ribalta: ecco che allora i 608.000 dollari che è riuscito a vincere non riescono ad essere un boccone così amaro.

"Ho visto troppi giocatori finire rotti dopo aver centrato un risultato importante - prosegue - ed io non sarò uno di questi. Ho intenzione di comprarmi una casa ed investire il resto, nonostante qualche errore sono contento del torneo che ho giocato, cercando di arrivare nella posizione migliore possibile al tavolo finale piuttosto che ritrovarmi fra i November Nine con venti bui ed essere costretto a pregare".

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D'altra parte, questo ragazzo ha cominciato quattro anni fa giocando tornei da appena un dollaro, e deve molto all'amico norvegese Lasse "faithless" Ubostad, capace di credere in lui prima degli altri e di incoraggiarlo nel suo percorso.

Raggiungere un tavolo finale di questa importanza non può che far accrescere il numero di persone disposte a scommettere sul proprio talento, e così Hewitt rivela che per i prossimi mesi prenderà parte a diverse tappe dello European Poker Tour, potendo contare sul supporto economico di uno sponsor: "Il denaro per me ha un senso solo se rapportato ad un fine, che nel mio caso è la libertà di poter fare qualsiasi cosa voglia, ed a quanto pare è quello che succederà nel prossimo futuro".

Senza dubbio, rileggendo tutto in quest'ottica, essere il bubble-man del Main Event WSOP sembra essere forse meno terribile di quanto ci si possa immaginare...

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