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Lars Bonding lascia Las Vegas nonostante il fisco danese

lars-bondingIl player danese Lars “Dsavo" Bonding nel 2011 ha battuto un record a dir poco singolare vincendo il Sunday Warm-up di PokerStars per ben due volte nell'arco di tre settimane. Come molti pro europei che vivono a Las Vegas da diversi anni, ha annunciato il suo ritorno in patria dopo il Black Friday: lo scandinavo è disposto a rinunciare all’affascinante action live della Strip pur di poter giocare liberamente online, nonostante la pressione fiscale in Danimarca sia a dir poco ‘ingombrante’.

La scelta del 'vichingo' è emblematica: per un professionista non è più possibile pensare di tirare avanti, solo con i proventi dei tornei live, neanche nella capitale mondiale del poker. Lars da tre anni vive a Las Vegas con la famiglia ed è divenuto un affezionato regular delle poker rooms del Nevada: l’ultimo colpo l’aveva piazzato in un side event del Wynn Classic, da 500$, che gli aveva consentito di incassare 84.000$ a marzo. In carriera, nei tornei live, ha vinto 1.387.000$ ma solo 139.000$ fuori dai confini degli Stati Uniti. Per lui è stata una scelta sofferta ma evidentemente i suoi guadagni nell’online sono di gran lunga superiori.

Come detto, solo su PokerStars ha vinto nel 2011 per ben due volte il Sunday Warm Up ed in un’altra occasione è arrivato quarto. “Non è facile lasciare Las Vegas – ha ammesso – e tornare in Danimarca. Il clima non è certo favorevole ed il sistema fiscale è estremamente gravoso: il 50% dei profitti dei poker pro va all’erario”. Ma evidentemente Lars Bonding avrà fatto bene i suoi calcoli.

La moglie Esther ha spiegato i motivi: “l’ attività principale di Lars è in rete. Non è nel suo dna grindare live ogni sera nei casinò di Vegas. Con il fatto che negli USA non si può più giocare online, abbiamo deciso di andarcene”.

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“La legge UIGEA – commenta Bonding - è sconcertante:  d’altronde sono molte le contraddizioni e le cose che non capisco degli Stati Uniti. Lasceremo il Nevada dopo le World Series. Dovremo ritornare ad una vita diversa rispetto a quella di oggi, piena di comodità alle quali oramai eravamo abituati. Non sarà facile convivere di nuovo con il freddo ed il ghiaccio ma sarà meglio per la famiglia ed i miei due bambini”.

Ha condiviso la scelta la moglie: "Mio marito non è un giocatore d'azzardo, è un calcolatore, un matematico. Prima di diventare un professionista nel poker era uno dei migliori giocatori al mondo di backgammon. Dispiace lasciare la casa: quando l’abbiamo comprata tre anni fa, avevamo suddiviso gli spazi; Lars poteva lavorare online tranquillamente nel suo studio isolato, ma aveva la possibilità, durante le pause, di poter stare con i bambini. Ora in Danimarca vedremo di riorganizzarci. Non avevamo mai pensato di vivere a Las Vegas per sempre”.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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