Si parla con insistenza in queste settimane dell’apertura nel poker online dell'Italia alla liquidità internazionale ed in particolare di un accordo imminente con la Spagna.
Il futuro ci riserva un confronto con i players iberici. Chi li conosce molto bene è Lorenzo 'bovediroma' Sabato che ad agosto ha vinto il prestigioso Estrellas Poker Tour di Barcellona, con ben 1036 giocatori al via, per lo più locali. Il noto grinder romano ha arricchito il bankroll di 200.000€ e battuto in heads-up il russo Andrey Demidov, dopo aver piegato la resistenza di ben quattro giocatori spagnoli al final table.
Che impressione hai avuto a Barcellona?
Il field era molto facile: avevo già partecipato nel 2011 al torneo di Ibiza e sono andato là per questo motivo. Quest’anno però si sono iscritti più di 1.000 giocatori. E’ logico che all’inizio pensi che sia comunque dura arrivare in fondo, quando hai così tanti avversari: devi mantenere per molti giorni la concentrazione al massimo, giocare molti colpi.
Come hai deciso di affrontare quel tipo di field?
Ho limitato i rischi, sapevo di avere un edge, volevo evitare di compromettere tutto in poche mani. In quel torneo sai benissimo che difficilmente provano a ‘fartela’ al tavolo, sono abbastanza prevedibili.
Anche a Sanremo ti sei confermato un ottimo giocatore live, con un 57esimo posto nell’EPT. Il passaggio dall’online al gioco dal vivo può essere traumatico anche per un top grinder come te? Hai riscontrato difficoltà oppure è stato tutto molto naturale?
Le difficoltà sono state infinite. Prima di arrivare a certi risultati, ho giocato molti tornei, ho investito (o perso, dipende dai punti di vista) tanti soldi per imparare le dinamiche live che sono totalmente diverse rispetto all'online.
Quali differenze sostanziali hai notato?
E’ molto diverso. Al tavolo hai tante info, ma ne dai più anche te. Devi sempre stare attento al gioco, non puoi rilassarti un secondo. Devi mantenere la concentrazione a mille, osservare tutto, ogni spot. Non puoi avere un approccio schematico come nell’online; la matematica conta è vero, ma ci sono svariati fattori che devi analizzare meglio. Hai molto più tempo, devi pensare solo a quel torneo, non stai grindando su dodici tavoli. Nell’online sai che hai di fronte un certo tipo di avversario e giochi in modo schematico, perché sei consapevole che nel lungo periodo quel atteggiamento ti porta a situazioni vantaggiose.
Nel live invece?
Tutto è finalizzato solo a quella mano, ogni hand ha una storia a sé. La history la provi a costruire mano dopo mano ed è logico che il gioco diventa sempre più affinato. Io non avevo pazienza, era il mio limite: dopo due o tre ore provavo a forzare, volevo outplayare tutti perché mi annoiavo e non ce la facevo ad aspettare.
Come si migliora il proprio mind set?
E’ l’abitudine… e poi quando inizi a lasciare dietro di te mille, duemila, cinquemila euro e vedi che il tuo bankroll diminuisce, allora fai meno spewate a caso al terzo livello… Adesso che mi sono ripreso il mio roll, facciamo molta più attenzione.
Tu sei un top negli Mtt online ma quali sono i tuoi programmi nel cash game?Per me è un nuovo orizzonte dal punto di vista lavorativo. Negli Mtt non c’è problema di traffico ma l’offerta è un po’ diminuita e per me vale la pena grindare due, tre giorni al massimo la settimana. Giocare certi tornei che non mi spostano nulla, non mi conviene: gioco male e quasi sempre regalo il mio denaro. Alla fine al mese perdo 1.000€... Ora ho un roll decente, quindi preferisco non iscrivermi ad eventi minori. Sai, poi sono sempre 9 ore di gioco la sera, non è semplice. Il cash permette una maggiore flessibilità lavorativa.
Quindi hai intenzione di investire più tempo nel cash game?
I tornei rimarranno sempre il mio Main game, perché mi diverto di più e ci metto più passione, è un tipo di gioco dinamico. Nel cash è tutto diverso, magari apri 12 tavoli e le tue energie sono focalizzate a fare rakeback; è un lavoro.
Il tuo prossimo obiettivo?
Diventare Elite su Stars e riconfermare lo status l’anno prossimo, cercando di chiudere in pareggio perché non mi reputo un buon giocatore di cash game. Su PokerStars sono tutti regulars ed il livello è molto difficile. Il mio obiettivo è quello di riuscire a guadagnare con rakeback 90.000€/100.000€ all’anno ma se riesco a limitare i danni con perdite minime da 20.000€ va bene lo stesso. Al momento è questa l’idea…