Vai al contenuto
marco-bartolini-calmo

Marco Bartolini: “ho notato parecchi tells al Main EPT. Perché non sono andato all in sulla 3-bet di Daniele"

Abbiamo intervistato il secondo "semifinalista" italiano dell'EPT Malta, Marco Bartolini, giocatore non professionista ma cash gamer live da una vita. Il player di Catania è un regular di Portomaso, molto stimato dai suoi colleghi.

Marco Bartolini gioca a cash game live da una vita “quasi 20 anni, ma scrivi 15 perché se no sembra che sia vecchio”. All'EPT ha colpito per la sua calma olimpica e un’ottima postura al tavolo, la sua poker face non regala informazioni gratuite agli avversari. “Non sono abituato a giocare per così tante ore, è stata durissima fisicamente arrivare al day 5, uno stress psico-fisico enorme” ammette.

marco-bartolini
Il catanese Marco Bartolini

Non gioco a poker per vivere, faccio altro (è proprietario di un centro sportivo a Catania ed ha altri interessi, ndr), il poker per me è un divertimento. Questa deep run all’EPT è stata unica, ma sinceramente non pensavo a nulla, solo a godermi il momento”.

Rimpianti non ne ha. Quando è andato a ritirare i premi non sapeva neanche quanto gli spettasse (più di 32.000€), durante il torneo non ha mai guardato il tabellone del payout. Quando è uscito Colautti, tutti esultavano (si scalava uno scalino che valeva più di 7.000€ di differenza) ma Marco ci è rimasto molto male: "non se lo meritava. I soldi non mi interessavano, ero deluso in quel momento, perché mi dispiaceva per Daniele (Colautti, ndr) che era uscito in malo modo. Poteva vincere il torneo se raddoppiava. Ci siamo alzati entrambi nel giro di due mani, pazzesco”.

“La mia delusione personale è che questa occasione era unica per me. Per un giocatore normale è difficile fare due deep run all’EPT, figuriamoci per me che gioco pochissimi tornei”.

“E’ il secondo EPT della mia vita, il primo l’ho giocato l’anno scorso qui a Malta e sono uscito a 10 premi dalla fine”.

Si è iscritto per puro caso: “stavo giocando con PierPaolo Fabretti qui a Portomaso a cash game, a limiti 2€-5€ e lui mi raccontava che si era qualificato ad un satellite in modo molto facile. Mi ha convinto quindi a partecipare ad un altro sat di qualificazione, visto che quella partita di cash non mi divertiva. Sono consapevole di dovere una cena a Pier visto che ho vinto il satellite”.

bartolini-ok-ok

Il suo torneo è stato in crescendo: “penso di aver giocato in modo molto solido, è una mia caratteristica nei tornei, gioco in maniera differente rispetto al cash game. Sono arrivato al day 5, dopo aver vinto due coinflip importanti”.

Nel day 5 però ha girato tutto nel verso sbagliato: “la mia strategia era quella di spingere fin dalla prima mano, ma non ho visto una mano legittima per mezz’ora e più. Mi dispiace perché qualcuno potrebbe aver pensato di me nella maniera sbagliata: non mi interessava assolutamente il payout, ma andare avanti il più possibile per continuare a vivere quella sensazione unica e forse irripetibile. Poi ho open pushato con 10-10 ma hanno foldato tutti. Alla fine ho aperto con A-10 e avevo 27 big blinds, Daniele però dallo small blind mi ha 3-bettato e non mi andava di andare ai resti contro di lui”.

Sceso sotto i 20 bui ho pushato da bottone sempre con 10-10, il cinese ha fatto instant call da bottone con le due donne ed è andata così…”.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Al tavolo hai notato qualcosa tra i tuoi avversari? “Tomas Macnamara regalava parecchi tells: smorfie della bocca e sbattimento degli occhi evidenti a mio avviso. Il cinese, con il giochino del protector card, rivelava sempre di avere una mano legittima. Il russo era molto confident e aggressivo al tavolo, penso fosse il migliore. L’olandese era solido e determinato”.

Il giocatore più forte del torneo? “Senza dubbio Panka, ho giocato contro di lui nel day 2. Lui è impenetrabile, di tells non ne regala. Al tavolo non ha proferito parola”.

colautti-bartolini-2

“Come ho detto gioco solo per divertimento, non sono un professionista. Evito di giocare nei circoli fino a quando non saranno legalizzati, faccio altro per vivere e non posso compromettermi. Il cash è la mia passione e il mio divertimento, gioco nei week end a Portomaso e, a volte, a Campione”. In genere è un regular della 2€-5€ ma gioca partite che possono arrivare in alcuni casi anche fino a 10€-20€, soprattutto durante i tornei live.

“E’ un gioco molto differente rispetto al torneo, dove sei costretto a non sbagliare nulla. Un piccolo errore e ti trovi fuori. Nel cash puoi sempre rifarti".

“All’EPT c’è un bel field e penso che questa esperienza mi sia servita per capire certe situazioni post flop, ci sono dinamiche da torneo che non uso in modo frequente nel cash game”.

Leggi l'intervista a Daniele Colautti

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI