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Poker 2.0: gli esperti si interrogano sul futuro

Un momento del convegnoNei giorni scorsi a Sanremo - in concomitanza con la tappa EPT - si è tenuto un convegno dal titolo "Poker 2.0", una tavola rotonda organizzata da Jea e PokerStars.it attorno a cui gli addetti ai lavori si sono interrogati sul futuro del poker in Italia, su quali siano cioè le tendenze, le potenzialità e i possibili rischi.

Erano presenti i vertici delle poker room online, analisti e personalità di spicco che il mondo del texas hold'em lo conoscono bene, quali Luca Pagano o Fausto Gimondi, co-fondatore di Gioco Digitale.

I lavori si sono aperti facendo una fotografia dello stato attuale di cose in Italia, con Giovanni Carboni ad illustrare come il mercato del poker sia destinato a crescere nel corso dei prossimi anni, grazie a fattori quale l'introduzione del cash game ed il rientro dei giocatori italiani dai siti .com, oltre a nuove possibilità di fruizione - come quella di giocare a poker online attraverso dispositivi mobili.

La necessità di diversificare l'offerta e arricchirla in modo da coinvolgere un target sempre più vario ed ampio è stata evidenziata anche da Gimondi, che ha sottolineato come dal lancio di Gioco Digitale - nel settembre 2008 - gli operatori si siano moltiplicati e quindi questa esigenza si faccia più forte.

L'introduzione del cash game è ormai prossimaIl cash game online rappresenta in questo senso un'eccellente opportunità, che tuttavia deve coincidere con la sicurezza dei giocatori: "Si tratta di una modalità nuova per il mercato italiano - ha evidenziato Gimondi - che va affrontata con cautela per evitare che ci si allontani dalla concezione del gioco come puro divertimento. Porre certi limiti può sicuramente contenere eccessi pericolosi".

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Ed a proposito di sicurezza del gioco online, si sono scambiati pareri anche su come continuare a contrastare fenomeni quali la collusion, da sempre combattuta tanto dai giocatori quanto dai concessionari affinché il gioco ai tavoli virtuali si svolga secondo il pieno rispetto delle regole.

Infine hanno avuto spazio anche i giocatori, come Dario Minieri o Luana Spadaro, che hanno riconosciuto i progressi effettuati dal poker in Italia nel corso di così poco tempo, in termini di passione e partecipazione ma non solo, auspicando tuttavia che in questa direzione si faccia sempre di più.

Da questo punto di vista, certamente, tutti sono concordi che ciascuno - secondo il proprio ruolo - sia chiamato a fare la propria parte, affinché il poker texas hold'em continui a svilupparsi nel nostro Paese in modo sano, consapevole e sicuro.

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