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Poker live: regolamento fermo al Ministero delle Finanze

poker-liveSi prevedono tempi lunghi per il riordino del poker live e la pubblicazione del regolamento attuativo della Legge Comunitaria 2008, bloccato al Ministero delle Finanze. Secondo fonti autorevoli citate dall’agenzia Agipronews, il testo del decreto è ancora fermo, dopo uno scambio di pareri con il Viminale. Dopo più di un anno e mezzo non si riesce ancora a trovare una soluzione convincente.

Se i tecnici dei due Ministeri riusciranno ad aggirare i limiti impraticabili della Legge Comunitaria, il testo sarà inviato, per un parere vincolante, al Consiglio di Stato che dovrà pronunciarsi entro 60 giorni. Solo dopo questo ultimo passaggio potrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

All’orizzonte però non si prospetta ancora una soluzione ‘pratica’ da inserire nel testo. Una proposta, come vi avevamo raccontato, era stata avanzata in sede di presentazione del maxi emendamento per la Legge di Stabilità, ma non aveva trovato il consenso all’interno della maggioranza in Commissione. In altre parole, il Ministero dell'Economia aveva ipotizzato di azzerare tutti i limiti inseriti nel testo partorito nel 2008 ma la proposta non aveva trovato il sostegno di tutte le forze politiche.

Il problema principale rimane il solito: la Legge Comunitaria esclude il fine di lucro nell’esercizio dell’attività di gestione delle future poker room live.  Un ostacolo importante che – di fatto – rende impraticabile qualsiasi tipo di soluzione da inserire nel testo del regolamento. A queste condizioni quali saranno gli imprenditori disposti ad investire in un settore di scarso appeal sotto il punto di vista del business?

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La Legge prevede inoltre altri limiti di non secondaria importanza, come ad esempio l’impossibilità di organizzare, per i titolari, più tornei nella stessa giornata. Ed i tecnici del Ministero dovranno attenersi a tali limiti previsti dalla legge delega, in caso contrario il decreto attuativo sarà incostituzionale.

La situazione di caos ed incertezza che il movimento del poker live sta vivendo, rischia di durare ancora per parecchi mesi. Il testo della Legge Comunitaria del 2008 sembra impraticabile nella realtà e pone delle prospettive anti-economiche per gli imprenditori interessati. Forse sarebbe meglio abrogarlo con una nuova legge di riordino con ben altri presupposti, ma la situazione di incertezza a livello politico che aleggia a Palazzo Chigi non aiuta.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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