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Poker online high stakes: welcome to the jungleman12

Cole South, ancora una volta fra i miglioriGettando uno sguardo ai tavoli di cash game high stakes negli ultimi giorni, appaiono dati curiosi. Se infatti Cole South e Brian Hastings risultano essere fra i giocatori più vincenti, scopriamo in cattive acque niente meno che Patrik Antonius ed Ilari “Ziigmund” Sahamies, mentre il giocatore che pare diventato intoccabile è “jungleman12”.

Quest’ultimo, la cui identità non è nota, è comparso sui tavoli di Full Tilt Poker a partire dalla metà dello scorso anno, ed è stato artefice di una rapida scalata che lo ha portato fino ai livelli $300/$600. Caratterizzato da uno stile di gioco particolarmente aggressivo tanto in heads-up che ai tavoli six-max, “jungleman12” è solito giocare diverse varianti, ed a partire dallo scorso marzo ha iniziato a volare, arrivando a guadagnare fino a 2.000.000 di dollari, di cui 356.000 $ solo nell’ultima settimana. E’ quindi adesso secondo soltanto a “durrrr” per quanto riguarda il profit nel 2010.

Bene hanno fatto anche Cole South e Brian Hastings, vincitori rispettivamente di 200.000 e 300.000 dollari nell’ultima settimana, mentre continua ad andare davvero male per Brian Townsend, che nonostante sia riuscito a recuperare terreno chiude comunque con un passivo pari a 300.000 dollari, per una notte che si fa sempre più nera sopra di lui, visto che dall’inizio dell’anno l’inglese è sotto di 2.635.000 dollari, più di quanto abbia guadagnato nell’intero 2009.

Patrik Antonius ed Ilari “Ziigmund” Sahamies devono loro malgrado figurare nella lista dei cattivi, avendo perso rispettivamente 347.000 e 278.000 dollari: le ottime prove degli altri, d’altra parte, devono pur mietere delle vittime da qualche parte.

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Del resto, con un Gus Hansen al momento lontano parente di quello capace di perdere 5.500.000 dollari durante lo scorso anno, la vita si fa per tutti un po’ più dura. Il danese è attualmente in attivo di circa 900.000 dollari complessivamente, conferma che di dead money arrendevole a certi tavoli davvero non ce ne sia.

Infatti, se un tempo giungevano su Full Tilt Poker giocatori come Guy Laliberté o “Martonas”, adesso sembrano sedersi solo ragazzini terribili venuti dal niente che picchiano come fabbri, e “jungleman12” è solo l’ultimo della lista: chiamarli “tavoli nosebleed”, insomma, non è mai apparso tanto adeguato quanto adesso.

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