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Roberto Romanello, il brit-paisà: "il sangue italiano mi rende un giocatore speciale"

Roberto Romanello durante l'intervistaRoberto Romanello è uno di quei personaggi che fa davvero piacere intervistare. Estroverso ma pacato, sempre disponibile e alla mano. Un "tranquillone", come si usa dire spesso, che colpisce per quel suo essere un pò brit e un pò paisà, un mix equilibrato che - come ascolterete dalla sua viva voce - lo rende un giocatore davvero speciale.

Nell'intervista, realizzata durante il recente WPT Venezia da Stefano "gux1979" Guido con le riprese ed il montaggio di Roberto "Tury" Turatti, Romanello racconta di sè a 360°. Dalle sue origini nel beneventano (Morcone, ndr) all'infanzia a Swansea in Galles, dal suo rapporto con l'Italia a quello con i giocatori italiani, dagli inizi a causa di un infortunio alla gamba - che gli impediva di giocare a calcio - fino all'attuale scalata alla Triple Crown, suo dichiarato obiettivo.

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Buon divertimento con i sette - godibilissimi - minuti di questa video-intervista a Roberto Romanello!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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