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William Thorson, High Stakes Poker e un invito declinato

William ThorsonWilliam Thorson si è sempre contraddistinto, oltre che per il grande talento pokeristico, anche per l'essere un ragazzo gentile, disponibile e con la testa sulle spalle. Lo ha confermato ancora una volta, durante il final table del PokerStars.it EPT Copenhagen, terminato un paio di giorni fa.

Al microfono di EPT Live, William ha ammesso candidamente di aver declinato l'invito a partecipare ad "High Stakes Poker", il popolare tv show di GSN di cui in questi giorni stiamo vedendo i primi episodi che vedono impegnato anche il nostro Dario Minieri.

"Non sono abbastanza bravo come cash player di No Limit Hold'em per sedermi al tavolo con gente come Phil Ivey, Patrik Antonius e Tom Dwan!" , ha dichiarato il Pro di PokerStars. In un mondo di egomaniaci come è quello dei poker players, questa è una dimostrazione di grande umiltà e consapevolezza dei propri limiti, qualità poco reclamizzate ma indispensabili per essere vincenti nel poker.

D'altra parte, stiamo parlando di un ragazzo di 27 anni non ancora compiuti, che ha messo da parte ad oggi quasi 2,4 milioni di dollari in soli tornei. Inoltre, il campione svedese è in forma smagliante, ed ha messo in fila negli ultimi mesi due ottimi primi piani: William ha centrato infatti il side event da 2.000£ di Pot Limit Omaha all'EPT Londra (per 52.000£ di premio, ndr) e il Pot Limit Omaha Championship da 5.000$ all'ultimo PCA, per una cifra superiore ai 72mila dollari.

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A proposito di PLO - specialità in cui Thorson eccelle da anni e fonte principale dei suoi guadagni ai ring game - William si è espresso sempre durante l'EPT Live e a proposito di "High Stakes Poker". Confrontarsi con i top players mondiali in nella specialità a quattro carte in un contesto televisivo come HSP sarebbe intrigante, secondo William Thorson. Lo svedese dichiara infine che a suo parere il miglior giocatore al mondo di PLO cash game è attualmente Ilari "ziigmund" Sahamies.

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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