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La cold-4bet in bluff di Umberto Ruggeri con le Doyle Brunson 11 left al Main Event EPT Praga

Giocate impavide e dove trovarle. Nella splendida cavalcata per il terzo posto al Main Event EPT Praga, Umberto Ruggeri ha piazzato diverse giocate senza paura e degne di nota.

Dopo aver esaminato l'overbet contro Jon Kyte, approfondiamo oggi una sua action che ha lasciato un po' tutti a bocca aperta: una cold-4bet in bluff con le carte di Doyle Brunson, T2o, quando il torneo era 11 left.

Serve specificare 'DON'T TRY THIS AT HOME'?

Sembrava il più standard dei fold

Su blinds 30k/60k Govert Metaal, con 2.38M di stack, apre 120k K J da cutoff. Alla sua sinistra Marle Spragg con 2.76M di stack spilla A J e tribetta a 310k, meno di x3 sulla apertura.

Su big blind c'è Umberto Ruggeri con uno stack di 4.21M. Il player romano spilla le carte con cui Doyle Brunson ha vinto due Main Event WSOP di fila, 10 2 .

Sarebbe il più standard dei fold, ma Umberto si dilunga in the tank e sembra avere altri progetti. A un certo punto anche a Giada Fang e Alberto Russo al commento della diretta streaming appare chiaro che il romano non ha intenzione di foldare.

Umberto prende 680k chips e le piazza al centro del tavolo andando in cold 4-bet. Entrambi gli avversari foldano e l'italiano incassa il pot di 1.2M.

Il valore atteso della cold 4-bet

La giocata di Ruggeri ovviamente fa leva sulla fold equity, ossia sulle possibilità che gli avversari foldino al suo contro-rilancio. La azione può essere soppesata da un punto di vista matematico.

Dopo il raise di Metaal e la tribet di Marle Spragg, in mezzo al tavolo ci sono 525k chips. La cold-4bet di Ruggeri dimensionata a 680k, per garantire una vincita sul lungo periodo, ha quindi il suo punto di pareggio al:

680/(680+525)=0,564=56,4%

Ossia gli avversari devono foldare più del 56,4% delle volte affinché la mossa di Ruggeri abbia valore atteso positivo nel long-term in sè.

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Lo scenario in realtà sarebbe più complesso visto che a fronte di un call avversario la mano potrebbe avere una coda postflop, ma per questa analisi la semplificazione è accettabile.

Un sizing-tell decisivo?

Procedendo, possiamo vedere come nella action di Ruggeri risulti fondamentale la forbice tra i range avversari di open/tribet in rapporto a quelli di call/5bet.

Più questa forbice è ampia, più la cold4-bet di Ruggeri acquista valore. Se poniamo il caso che Metaal apra il 20% delle mani, e su tribet/fourbet prosegua solo con il top2% del mazzo, significa che folderà nove volte su dieci alla action aggressiva del romano.

La forbice dovrebbe invece essere più stretta nel caso di Spragg. Ma vista la size adottata non è neanche detto che lo sia più di tanto. Come prontamente rilevato da Giada Fang al commento, infatti, la giocatrice statunitense piazza una tribet dimensionata al ribasso, visto che è inferiore al x3 sull'importo del raise iniziale.

Fino a quel momento Spragg aveva piazzato tribet più corpose con mani di valore. É assai possibile che la cosa non sia sfuggita a Ruggeri al momento di piazzare la sua cold-4bet con le Doyle Brunson.

Il video

Ecco l'omaggio di Ruggeri a Doyle Brunson in cold4-bet: alzate il volume per sentire come vanno in estasi Giada Fang e Alberto Russo al commento!

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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