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EPT Praga: Umberto Ruggeri terzo al Main Event, la picca va a O’Neill.

Al Main Event EPT Praga non è arrivata la picca sperata, ma Umberto Ruggeri è stato protagonista di una grande impresa che ha acceso i cuori degli appassionati italiani.

Il player romano ha chiuso in terza posizione, per un premio di 459.240€, giocando le sue chances fino alla fine in un 5 left a dir poco rocambolesco e ricco di colpi di scena, che alla fine ha visto la vittoria dell’irlandese Padraig O’Neill sul “giga-chipleader” di inizio giornata Jon Kyte.

A viso aperto

Umberto iniziava la giornata a viso aperto come già fatto in quelle precedenti. La prima mano in cui entrava era un bluff contro O’Neill andato a segno. In precedenza l’irlandese era andato all-in nelle tre mani di apertura trovando il raddoppio alla terza (JJ>22 di Adam Wagner).

Nel frattempo il chipleader Jon Kyte faceva il bello e il cattivo tempo aumentando le montagne di chips che aveva davanti. In scioltezza superava quota 27 milioni a t120k quando il suo stack accusava il primo colpo, nel coinflip che vedeva raddoppiare O’Neill 44>AK grazie a un 4 turn dopo un K flop.

Nella mano immediatamente successiva Ruggeri faceva foldare river al chipleader il punto migliore sfruttando la posizione in blind war; subito dopo Kyte ‘restituiva il favore’ shovando coppia di due sulla apertura di Ruggeri che non poteva far altro che foldare coppia di cinque, vista la presenza dello short Adam Wagner.

Subito dopo l’azzurro lasciava quasi metà stack a Zhang chiamando da small blind la ‘pottata’ river del cinese con A 10, su 8 6 A 6 Q . Prima aveva chiamato preflop l’open di Kyte da bottone, checkato flop e check-chiamato turn la bet di Zhang, che girava 6 5 per il trips turnato.

La mano seguente il ceco Wagner openpushava 1.66M da bottone A 5 trovando il reshove di Padraig O’Neill da small blind con 10 10 e su board liscio era il primo eliminato di giornata.

Un doppio raddoppio

Il 4 left iniziava con il primo raddoppio di Ruggeri, che da big blind non doveva far altro che mettere i suoi 12x al centro con coppia di re da big blind sull’openpush da small blind di Jon Kyte. Il norvegese girava 8 7 , board liscio e good game.

Poco dopo Umberto trovava un altro raddoppio su Kyte (66>22) salendo a 39bb che gli valevano la terza posizione del count.

Di lì a poco il torneo arrivava a 3 left con il cinese Cheng Zhao, secondo in chips a inizio giornata, che dopo essersi accorciato a più riprese, buona parte delle quali contro Kyte, andava all-in per 22bb con A Q sull’apertura del norvegese che snappava con A K .

Ruggeri lasciava un terzo dello stack puntando turn e river in bluff in blind war contro O’Neill, che chiamava con la bottom pair floppata. L’italiano arrivava al break con 18 bb contro i 62bb di O’Neill e i 177bb di Kyte.

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Beate blind war

Al rientro i bui erano 100k/150k con bb ante e O’Neill continuava a salire ma ai danni di Kyte. Sempre contro il norvegese Ruggeri trovava il raddoppio chiamando con A 2 da big blind l’all-in di Kyte da small, col norvegese che girava 10 5 .

Nella blind war successiva Kyte giocava il piccolo buio in complete con J 9 , con Ruggeri che checkava dietro 8 7 . Su flop A **fJ 9 Kyte puntava 150k ricevendo il raise dell’azzurro a 350k, Kyte andava all-in e Umberto chiamava per poco meno di due milioni. Il 10 turn vedeva passare avanti l’italiano e il river era un ininfluente 8 che gli valeva un altro raddoppio.

Ruggeri vinceva un’altra bella mano e poco dopo trovava il quinto raddoppio personale contro Jon Kyte. Sul raise del norvegese a 500k con K 10 Ruggeri chiamava da grande buio con A 6 .

Su flop monotone a quadri J-6-3 i due checkavano per il 6 turn, con Kyte che check-chiamava la bet 500k di Ruggeri. Sul J river Kyte check-pushava la bet 2.25M di Ruggeri, che usava due time-bank prima di chiamare.

Al termine di questa mano, con grande buio 150k, Kyte era sempre al comando ma con 14 milioni (12 in meno di inizio day), Ruggeri seguiva con 12,45M e O’Neill con 11.2M.

I saliscendi prima del KO

Umberto scendeva di nuovo sotto quota dieci milioni in una mano in cui con coppia di dieci chiamava da small blind l’apertura di Kyte da bottone a 325k, per poi chiamare su turn 7 2 4 J la bet 500k di O’Neill, dopo un giro di check al flop, con Kyte che foldava. Sul 4 river Ruggeri check-chiamava la bet di O’Neill di 1.5M per vedere le chips prendere la via dell’irlandese che girava J 10.

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I giochi proseguivano serrati, in un’altra blind war contro Kyte, in cui il norvegese arrivava ad aprire 625k, Ruggeri chiamava la triple barrel su J 6 3 Q 6 con J 10, Kyte girava A 5 e lo stack dell’azzurro superava di nuovo 10 milioni.

Nel frattempo Kyte continuava a perdere chips a vantaggio soprattutto di O’Neill, che diventava largo chipleader con 24 milioni, con il norvegese che scendeva sotto i sei milioni di chips.

A qual punto è stato un continuo andirivieni di pot con gli stack che fluttuavano. Poi l’irlandese è salito a 26 milioni in uno spot in cui Ruggeri ha lasciato metà stack.

Dopo l’apertura da bottone di Umberto con K 10 a 525k su blinds 125K/250k con bb ante, O’Neill tribettava J J 1.4M da small blind per il call dell’azzurro, che su flop 6 3 3 chiamava la continuation bet dimensionata a 800k, per poi checkare dietro A turn. Sul 3 river O’Neill usava una time extension prima di mettere un milione nel mezzo, con Ruggeri che decideva di chiamare.

Di lì a poco arrivava la mano fatidica per l’azzurro: Ruggeri limp-pushava 4M small to big 9 10 sul raise di O’Neill a 700k con K Q .

Il flop A 10 6 portava avanti Umberto, e il 4 turn non cambiava nulla ma al river arrivava un disastroso K .

Un heads-up movimentato

Il testa a testa cominciava con O’Neill in vantaggio 4 a 1, 124 bui a 30. Ma Kyte vendeva cara la pelle e con un grande bluff si riportava a 4 milioni di distanza, 10bb in quel momento, per poi riportarsi in vantaggio e andare in pausa cena con 48bb contro i 29bb dell’irlandese.

Da quel momento in poi il testa a testa diventava un continuo saliscendi coi due giocatori che si davano il cambio al comando di big pot in big pot, tra grandi bluff, showdown al termine di triple barrel decisi dal miglior kicker e full massimizzati.

A un certo punto O’Neill prendeva il largo con un trips di cinque trovato al river con cui sconfiggeva la coppia di dieci in mano a Kyte, che scendeva a 5 milioni, meno di 10bb. Ma subito il norvegese trovava il raddoppio.

Ma stavolta era solo un fuoco di paglia. Andato in quella che si sarebbe rivelata l’ultima pausa di giornata con 12bb contro i 36 di O’Neill, al rientro il norvegese perdeva ulteriori gettoni prima di chiamare con **p0 5 l’all-in dell’irlandese che girava K 10.

Il board liscio iscriveva il nome di O’Neill a imperitura memoria nell’albo d’oro del Main Event EPT Praga.

Padraig O’Neill

Intervista a caldo Umberto Ruggeri

I nostri inviati a Praga hanno raccolto le emozioni a caldo di Umberto: ecco la video intervista!

Payout tavolo finale Main Event EPT Praga

Pos.NomeNazionePremio
1 Padraig O’NeillIrlanda €1,030,000
2 Jon KyteNorvegia€643,000
3 Umberto RuggeriItalia€459,240
4 Cheng ZaoCina €353,240
5 Adam WagnerRep. Ceca€271,660
6Grigorii RodinRussia€209,000
7Govert MetaalOlanda€160,750
8Marle SpraggStati Uniti€123,600
9Vincent MeliFrancia€95,000
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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