Può un torneo di poker restituire il buy-in alla metà dei partecipanti? Al quartier generale di PokerStars devono aver pensato che l'idea sia meno assurda di quanto non possa sembrare a prima vista, visto che alla prossima edizione della PokerStars Caribbean Adventure sarà disponibile nel programma proprio un torneo del genere.
Si chiamerà Double Bubble, proprio perché nelle intenzioni dell'organizzazione ci saranno due diverse fasi di bolla: la prima una volta che sarà eliminata la metà del field, e la seconda relativa ad un payout che va a premiare con la parte restante del montepremi il top 8% dei classificati. Detto così può suonare complicato, ma in realtà non lo è affatto.
"Ammettiamo che il torneo sia un 1.100 $ di buy-in con 80 partecipanti - ha scritto Lee Jones sul blog di PokerStars - una volta rimasti in 40, a tutti vengono restituiti 1.100 dollari.Tutto quello che rimane nel montepremi viene redistribuito in un payout che premi coloro che si piazzano meglio, ovvero l'8%, e così non ci sarà soltanto una bolla ma due".
L'idea evidentemente è quella di accontentare un pubblico amatoriale e "basso spendente", che in qualche modo partecipando ad un evento di questo tipo può sia ambire ad un premio comunque sostanzioso nel caso arrivi fino in fondo ma sentirsi meno "a rischio" di tornarsene a casa a mani vuote. Naturalmente si tratta di una struttura che verrebbe utilizzata nei side event, naturalmente una volta valutata la risposta dei giocatori.
Lee Jones in una veste per lui insolita, quella di giocatore
Questa soluzione potrebbe portare benefici anche all'organizzazione dei tornei, specie se un evento di questo tipo fosse inserito in precedenza di un torneo più prestigioso ed economicamente impegnativo. A quel punto infatti tutta una serie di giocatori potrebbero decidere di parteciparvi proprio in virtù del risultato ottenuto nel "Double Bubble", o semplicemente partecipare ad un altro evento di pari o simile valore.
"Pensiamo che possa essere divertente per i giocatori provare qualcosa di diverso - ha proseguito Jones - non pensiamo che in realtà possano produrre un terremoto nella scena dei tornei dal vivo, ma in fondo non c'è nulla di male ad organizzarne qualcuno e vedere che tipo di successo riscuotono".
Intuitivamente la formula può intrigare più di qualcuno, visto che non tutti sono professionisti dai bankroll sterminati, ed anzi può essere un ottimo modo per avvicinare (o riavvicinare) giocatori amatoriali che semplicemente vogliono divertirsi un po'. E' pur vero che alla PCA di solito non si presentano giocatori intenzionati a spendere pochissimo, ma trattandosi di un evento che attrae un gran numero di giocatori può essere indubbiamente un buon banco di prova, i cui risultati verranno soppesati con la massima attenzione...