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Quando hai gli assi alle WSOP, il dealer te li mucka allegramente e ti dicono pure che è colpa tua!

Non succede spesso, sbagliano tutti, sbagliano i giocatori, sbagliano i dealer, sbagliano i commentatori di questo mondo bellissimo. Poi ci sono errori che non vanno oltre un danno a noi stessi e quelli che pregiudicano il torneo di altre persone. 

Capita nelle migliori famiglie

A tutti voi sarà capitato almeno una volta nella vita di assistere, o addirittura essere vittima, di un errore commesso da chi sta al tavolo per applicare le regole nel modo giusto e farvi passare qualche ora spensierata. 

Parliamo prima dei dealer e poi dei floorman, prima di andare a rompere le scatole ai Direttori dei Tornei ai quali spetta, nelle occasioni più spinose, la decisione finale. 

Il dealer frettoloso

Con altrettanta frequenza vi sarà capitato di sentire, o leggere, o imparare da qualcuno più esperto di voi, che le carte private vanno accudite sempre, in ogni occasione e se proprio non riusciamo a proteggerle con le nostre mani, dobbiamo avere cura di utilizzare un card protector, segnale che il dealer, prima di prendere la decisione di “uccidere” la nostra mano, ci chiederà conferma.

Tutte queste accortezze sono mancate ad Estelle Denis, giocatrice francese che stava giocando il Main Event delle World Series Of Poker nel 2009, quando il dealer, preso da una non precisata premura, decideva di mettere le carte della giocatrice transalpina nel muck, dopo pochi secondi il pronunciamento delle due paroline famose, ALL IN. 

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I lettori di Assopoker abbracciano svariate categorie, dai giocatori, ai semplici appassionati, dagli esperti del settore, agli operatori ai tavoli, lungi da noi, quindi, prendere posizione su un caso così spinoso. 

Detto questo, l’errore del delaer qui è decisamente marchiano e nulla può nascondere l’imbarazzo che ne consegue condito con un immediato: “ma non avevi il card protector”. 

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Posti 1 e 9, siete avvertiti!

Già, perchè il regolamento prevede che sia cura del giocatore proteggere le proprie carte, soprattutto se seduti ai posti 1-9 o comunque quelli di fianco al dealer, visto che sono i posti in cui il campo visivo dell’operatore è molto più ristretto rispetto al resto dei players. 

Non sbagliate, quindi, seppur a costo di diventare fin troppo zelanti, vi prenderete cura delle vostre carte, è un vostro diritto, ancor prima che un vostro dovere. 

La decisione del Direttore del Torneo è quella di dichiarare la mano della Denis morta e per questo il piatto viene consegnato a Tran che aveva qualche migliaio di chips in meno.

Per la cronaca, cosa che non abbiamo nessuna difficoltà a credere, la giocatrice francese dichiara di avere gli assi in questo colpo. 

 

https://www.youtube.com/watch?v=6OSR4CKw9tA

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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