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Cash Game, altro episodio spiacevole: dealer prende le carte al posto 9 dopo un call e succede un putiferio

Nei giorni scorsi Lee Jones ha scritto e pubblicato un nuovo illuminante articolo che ne conferma, semmai ce ne fosse bisogno, la vena creativa di uno dei più grandi divulgatori della storia dei gioco del poker.

Il fatto oggettivo fa capo ad una mano giocata recentemente ad una partita di cash game, ma questo è solo un pretesto per parlare di una particolare questione regolamentare che Lee Jones, come sempre, spiega perfettamente.

La partita e il contesto

Lee Jones, che scrive ormai da tempo sulla rivista web del settore Poker.org, scrive di essere seduto al posto numero 8 in una partita di No Limit Hold'Em cash game $2/$5 alla Bay Arena e, in un particolare colpo della serata, Hero gioca da HiJack.

Sul flop cascano K-9-5 rainbow, e la palla arriva a Jones in posizione che, con 7/8 off decide di checkare con la speranza che anche i due giocatori che operano dietro di lui, facciano altrettanto.

E' andata così, entrambi hanno bussato, ma nessun 6 è sceso al turn per dare la scala a Jones, esattamente come è successo nella strada successiva, quando è arrivato un nuovo check per tutti a fronte di una carta ininfluente.

Ancora una carta irrilevante al river ( come capirete non interessa tanto come sia andata la mano dal punto di vista puramente tecnico ), ma questa volta l'original raiser da UTG ha puntato provando a portare il piatto a casa.

Jones si è dileguato con il suo "8 alta".

Lee Jones

Il misfatto dopo il call

Da questo momento in poi Jones parla del punto focale della questione, in virtù del quale il giocatore al posto nove dichiara il call, ma aveva la non intelligente abitudine di lasciare le carte in bella vista e, se avete giocato a poker live lo sapete bene, il posto 1 e il posto 9 o 10 sono quelli più pericolosi se abbiamo a che fare con un dealer a cui può succedere di prenderci le carte anche se siamo ancora in gioco.

La cosa più particolare, è che il dealer in questione, provando a riportare verso di sé le mie carte, ha trascinato distrattamente anche quelle del posto 9 che aveva appena dichiarato il call.

Ora il dealer aveva tre carte in suo possesso, mentre l'altra di Jones faceva bella mostra di sé stessa al centro del tavolo.

"Sei buono"

Il giocatore da early position, una volta sentito il call del suo rivale, ha detto "sei buono" in palese dichiarazione che ha provato a prendersi il pot in bluff.

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Ma qualcun altro al tavolo ha detto che la mano del giocatore al posto 9 sarebbe dovuta essere dichiarata morta.

A quel punto è stato richiamato il floorman, mentre un capannello di curiosi si è avvicinato al luogo del misfatto, ma Jones è rimasto abbastanza sorpreso dalla decisione.

Il floorman ha chiesto al giocatore di dirgli quali delle sue carte aveva in suo possesso, per poi fare la stessa domanda a Lee Jones il quale non ricordava in maniera precisa le sue due carte.

Alla fine, quando il floorman ha fatto vedere le due carte di Jones, in quel momento il giornalista si è ricordato del mancato Gutshot con carta alta 8 e gli ha risposto che in effetti quelle erano le due carte in possesso a Jones, che così confermava.

La decisione finale

Il problema arriva nel momento in cui è stata presa la decisione, per la quale il floorman ha assegnato la corretta chiamata al posto 9, che peraltro aveva A4 per una scala chiusa al river, creando non pochi bisbigli al tavolo.

Un episodio particolare che nell'articolo di Jones si chiude con la regola numero 65 del TDA, che ovviamente non fa capo alle partite di cash game, ma, di certo per una fattispecie del genere potrebbe andare bene per qualsiasi disciplina.

Anche noi ve la riportiamo tradotta in italiano:

Mani accidentalmente morte / sporche / esposte. R: I giocatori devono proteggere le loro mani in ogni momento, anche durante lo showdown in attesa che le mani vengano lette. Se il dealer uccide una mano per errore o se, a giudizio del TD, una mano subisce un fallo e non può essere identificata con certezza al 100%, il giocatore non ha alcun risarcimento e non ha diritto a un rimborso delle puntate chiamate. Se il giocatore ha iniziato una puntata o un rilancio e non è stato chiamato, l'importo non richiamato verrà restituito. B: Se una mano subisce un fallo ma può essere identificata, rimane in gioco nonostante le carte scoperte.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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