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"Tanta emozione fin dal pomeriggio, poi ho rotto il ghiaccio..." Giuliano Bendinelli racconta la serata al TEDx Torino

Buona la prima per Giuliano Bendinelli al TEDx. Il pokerista genovese ci ha raccontato la serata al teatro Regio di Torino in cui ha tenuto uno speech di dodici minuti, in parte autobiografico, in cui ha spiegato al pubblico perché il poker è un gioco di abilità.

Una emozione nuova

Giuliano dice che nella serata ha vissuto delle emozioni mai provate prima:

"L'accoglienza è stata stupenda, E' stato incredibile, per me era una cosa super nuova perché non avevo mai parlato davanti a duemila persone in un teatro. L'emozione si è fatta sentire fin dal pomeriggio ma poi paradossalmente quando sono sceso in campo ero più tranquillo perché avevo un inizio di discorso con un paio di domande al pubblico per rompere il ghiaccio, ho visto che ha risposto bene e mi sono sciolto".

Le difficoltà dello speech

Giuliano spiega di essere stato messo a dura prova dalla performance.

"12 minuti di discorso quasi a memoria senza un gobbo e senza alcun tipo di schemino, tabella o promemoria sono veramente duri da affrontare. Ci sei solo tu con la tua mente, che vista l'emozione può anche giocarti qualche scherzo. Invece ho toccato tutti i punti che volevo toccare."

Il genovese riconosce di essersi preparato a dovere:

"Nelle due settimane precedenti al TEDx ho ripetuto il discorso almeno un paio di volte al giorno, quindi direi una cinquantina di volte in tutto. Sono arrivato abbastanza preparato, il giorno stesso abbiamo fatto le prove generali sul palco e alla fine ho fatto una bella performance. Nel mio intervento c'erano quattro o cinque battute e il pubblico ha riso a crepapelle, anche più di quanto mi aspettassi, e poi alla fine l'applauso è stato veramente lungo. Non vedo l'ora che esca il video anche se ci vorranno un paio di settimane."

Il succo dell'intervento di Giuliano

Nello speech Bendinelli dice di aver toccato varie tematiche, ma di aver insistito soprattutto sulla natura di skill game del poker:

"Ho spiegato perché il poker non è un gioco d'azzardo e la differenza con i vari giochi da casinò in cui si ha il banco come avversario. Ho fatto un paragone tra il texas holdem e gli scacchi, visto che sempre più scacchisti stanno approcciando il poker. Poi c'era una parte autobiografica, visto che il fil rouge dello speech era l'ascolto mi hanno chiesto di metterla e ce l'ho messa".

Ecco l'incipit dello speech di Giuliano:

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“Ci sono momenti in cui bisogna sapersi ascoltare. C’è la logica e c’è l’istinto. Ho iniziato a giocare anche per l’amore che ho sempre nutrito nei confronti della matematica e nella maggior parte delle decisioni prese nella mia vita ho fatto prevalere il valore dei numeri”.

L'atmosfera dei camerini

Alla serata TEDx di Torino Bendinelli era uno dei tredici relatori. Il nome di spicco per il grande pubblico era quello della conduttrice televisiva Benedetta Parodi, con cui però il pokerista non ha interagito:

"Non ho parlato con la Parodi perché è arrivata più tardi degli altri e avevamo i camerini lontani. Invece ho stretto amicizia con il mio vicino di camerino che è Greg Goya, il ragazzo con un milione di follower su InstaGram che crea delle opere d'arte con l'aiuto di sconosciuti. Sono robe belle".

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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