Greg Raymer, da quando non fa più parte del team pro di PokerStars, è indubbiamente sparito un po' nell'ombra, complice una carriera dove (fatti salvi alcuni acuti alle WSOP) non ci sono stati successi eclatanti dopo la conquista del Main Event WSOP nel 2004, che lo ha lanciato sulla scena del poker internazionale. Questo 2012 però sembra essere molto diverso.
Lo statunitense frequenta infatti circuiti considerati minori, come quello che quest'anno sembra vederlo nelle vesti di cannibale, ovvero l'Heartland Poker Tour. Con un Main Event dal buy-in di 1.500 $ e con otto tappe disseminate per gli Stati Uniti nel corso della stagione, Raymer ne ha vinte ben quattro, assicurandosi complessivamente la bella somma di 372.000 dollari, grazie al suo ultimo successo in ordine di tempo, quello ottenuto alla tappa di Belterra.
In quest'ultima occasione Greg ha superato un field di 283 giocatori per vincere 106.000 dollari, dopo aver battuto giusto ieri in heads-up Jacob Bazeley: quarto acuto nell'arco di appena quattro mesi, in tornei che evidentemente vantano un field molto ristretto e l'assenza dei volti più noti, ma che comunque offrono payout di tutto rispetto.
Certo, un periodo di apparente intoccabilità difficilmente potrà essere sufficiente per cambiare il giudizio complessivo che il mondo del poker ha di lui come giocatore, ma questo probabilmenete a "Fossilman" interessa relativamente poco: finché c'è modo di passare alla cassa tutto il resto finisce inevitabilmente in secondo piano.