Nel 2015, Joe McKeehen si laureò campione del mondo di poker vincendo il Main Event WSOP, quello passato alla storia per il crollo di Daniel Negreanu a due passi dal tavolo finale.
Ovviamente ci sono mani che nell’economia di un torneo così lungo e importante spostano gli equilibri. Per McKeehen, un turning point decisivo è arrivato durante il Day 7, più precisamente contro Justin Schwartz.
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Ci sono anche Butteroni e Negreanu
Lo stesso Schwartz apre le danze limpando a 240.000 con 3 3 . Dopo di lui, Alexander Turyansky si sveglia con Q Q e giustamente rilancia a 650.000. McKeehen opta per una linea non proprio convenzionale, appoggiandosi soltanto con 6 6 nonostante non chiuda l’azione.
Il nostro Federico Butteroni, che arriverà tra i November Nine, folda la sua mano e così fa lo stesso Daniel Negreanu. Tocca di nuovo a Schwartz, che ci pensa un po’ e alla fine decide di chiamare soltanto.
Flop: 6 3 2
Abbiamo Schwartz con il set di 3, Turyansky con l’overpair di donne ma Joe McKeehen batte tutti col top set.
Fuochi d’artificio
Justin lascia la parola a Alexander, che punta 700.000 aumentando il piatto fino a 3.290.000 chip. Joe fa solo call, forse prendendosi qualche rischio visti soprattutto i due quadri, ma aprendosi alla possibilità di incassare un monster pot.
Effettivamente Schwartz manda la vasca per 9.515.000!
Turyansky si prende qualche istante, poi getta saggiamente le carte nel muck. Joe McKeehen invece non può fare altro che chiamare.
“Sei l’essere umano più disgustoso”
Con queste parole, Justin commenta lo showdown: ha solo un out per evitare l’eliminazione dal torneo più importante della sua vita, il 3 . “Ti conviene vincerlo ‘sto torneo”, aggiunge uno stizzito Schwartz, che si alza gettando a terra la sua pashmina.
Mentre Negreanu si complimenta con Turyansky per il suo “great fold”, il dealer è pronto a girare il turn e il river, che sono un 7 e un 5 .
Joe McKeehen vs Justin Schwartz: il video
Rivediamo insieme una delle mani più clamorose nella storia delle WSOP: