Il bis di Johnny Chan
Johnny Chan è già un campione affermato. Se il primo bracciale lo ha vinto nel 1985, nel 1987 arriva anche il trionfo mondiale nel Main event. Dunque, non stupisce più di tanto vederlo in heads up 12 mesi dopo, a cercare quel back to back riuscito in precedenza solo a Doyle Brunson e Stu Ungar. Dall'altra parte ecco Erik Seidel in formato "giovane di belle speranze". E saprà mantenere le premesse anche quest'ultimo, nel corso di una carriera stratosferica. Ma torniamo a quel duello del 1988. Johnny Chan conduce in vantaggio di chips l'heads up e Seidel è chiamato alla rimonta.

Si arriva alla mano che decreta la fine del main event e che ancora oggi è considerata una sorta di capolavoro. Chan completa da small blind con j 9 e dal grande buio arriva il check di Seidel con q 7 . Il flop q 10 8 consegna una clamorosa scala ad "Orient Express" mentre Erik ha floppato top pair. Johnny esce a 40.000 e Seidel rilancia a 90.000 chips. Ci pensa qualche istante il futuro campione e poi chiama. Si passa al turn e in quarta strada scende 2 e dopo il check di Chan anche Erik opta per un check.
Si giunge quindi in quinta strada e il board è completato da 6 al river. Erik Seidel muove allin e dall'altra parte c'è lo snapp call del rivale, dopo un primo check. Johnny Chan per il secondo anno consecutivo si laurea campione del mondo e porta a casa il più ambito dei bracciali. Per Seidel, se da una parte c'è un grande risultato al debutto alle WSOP, dall'altra c'è il rammarico per una sconfitta e una mano rimaste entrambe negli annali del poker.
10 anni dopo al cinema
A distanza di tantissimi anni si continua a parlare di quella mano. Di come Johnny Chan abbia trappato in maniera perfetta Erik Seidel. Vero quest'ultimo era ancora all'inizio della sua grande carriera, ma si intravedevano già qualità superiori alla media. Sta di fatto che quella mano 10 anni dopo ha ispirato la sceneggiatura di "The Rounders". Il film che più di tutti è entrato nel cuore dei giocatori di poker.

Non solo fonte di ispirazione, ma si parla anche della mano, quando Matt Damon studia lo spot in TV al rallenty, per carpire le gesta di Chan in quel singolo frangente. Lo stesso Johnny Chan appare nel film in un breve cameo, ovviamente al tavolo e ovviamente con una montagna di chips. Anche se non viene svelato il suo nome. Insomma quella mano fra Chan e Seidel è diventata storica e 32 anni dopo ha sempre lo stesso fascino. Non a caso, siamo a qui a parlarne.
Il video della mano
Ci scusiamo per la qualità delle immagini