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Lugano Poker University: un successo il primo "seminario" live di Sergio Castelluccio

Fortemente voluto dal nuovo poker manager Carlo Savinelli, il progetto Lugano Poker University ha vissuto nel pomeriggio di lunedì scorso una prima e importantissima tappa: un seminario dal vivo con un top player come Sergio Castelluccio a disposizione nei panni di coach. Qualcosa di praticamente inedito in Italia come in Svizzera, soprattutto pensando alla qualità dell'insegnante e alla assoluta gratuità dell'evento.

Una ventina abbondante di allievi di età, provenienza e livello pokeristico molto differenti tra loro si sono dati appuntamento nella poker room del Casinò di Lugano, mossi dalla voglia di imparare, dal prestigio del coach e dalla curiosità sul nuovo progetto LPU.

Sergio Castelluccio intento a spiegare uno spot: gli allievi ascoltano in religioso silenzio
Sergio Castelluccio intento a spiegare uno spot: gli allievi ascoltano in religioso silenzio

La prima parte della sessione ha visto il top player campano rispondere alle domande spontanee dei convenuti, riguardanti dubbi su spot o magari questioni più basilari. Sergio si è concesso a tutti, sempre con grande pazienza: ha dato e preteso precisione nei dettagli riguardo alla presentazione dello spot di gioco, per incanalare subito la lezione sui binari di una discussione costruttiva.

Le ragioni del pot control, quando e perchè conviene rilanciare un draw, come gestire un set su un board pericoloso, imparare a pianificare le strade: questi e altri gli argomenti trattati nel "question time". Coach Castelluccio si è concesso con grande generosità, andando anche oltre le intenzioni della singola domanda e prendendo spunto per ampliare la visione dei suoi allievi: particolare attenzione hanno suscitato i momenti in cui Sergio spiegava come varia uno stesso spot giocato in momenti differenti di un torneo.

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Esaurita la lunga fase delle domande libere, si è passati al cosiddetto "table test". Singole mani giocate da 9 degli allievi, con mazzi appositamente preparati dallo staff di Savinelli per "apparecchiare" spot interessanti distribuiti su diverse fasi di un torneo, dall'early al late stage. Dopo che la mano si è esaurita, coach Castelluccio interrogava i giocatori sull'action intrapresa in ciascuna strada, per cercare di capire le ragioni e correggere i principali errori.

Alla fine il seminario è durato più di 4 ore, lasciando estremamente soddisfatti tutti gli allievi, ognuno dei quali ne è uscito con un arricchimento a livello tecnico e con un pomeriggio certo interessante. Soddisfatto anche Carlo Savinelli: "Per noi era una prima volta, che ci è servita per cercare di capire come adattare meglio la proposta della Lugano Poker University alle esigenze dei giocatori. Siamo un laboratorio e siamo contenti di esserlo, perchè la gente inizia a capire che facciamo tutto questo per loro, per farli sentire qui come a casa, per aiutare tutti a migliorare la propria esperienza di gioco. E siamo solo all'inizio."

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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