Una volta passata l'eccitazione per aver raggiunto il tavolo finale del Main Event WSOP - e per questo potrebbe servire un po' di tempo - arriva il momento di pensare ai soldi: i finalisti si spartiranno oltre 28 milioni di dollari, ma come questo accadrà è davvero difficile saperlo.
Questo è dovuto non soltanto dall' (ovvio) fatto che dipenderà dalle posizioni raggiunte da ciascuno, ma anche che a causa di un payout particolarmente verticale tutti si domandano non se un deal avverrà fra i giocatori, ma quando, dando per scontato che presto o tardi ci sarà.
C'è chi potrebbe obiettare che, comunque vada, i November Nine si assicureranno un sacco di soldi, e quindi aldilà della comprensibile delusione di qualcuno in fin dei conti chiunque dovrebbe essere soddisfatto. Una semplice tabella, tuttavia, ci mostra chiaramente perché le cose non stanno così.
Gli shortstack hanno ancora oltre trenta big blind: ecco perché l'ICM li "premia"
Qui infatti vediamo riportati il payout del tavolo finale nella colonna a sinistra, quindi il payout che spetterebbe ai giocatori nel caso in cui decidessero di stipulare un deal "a nove" sulla base del chipcount riportato di fianco. Naturalmente si tratta di uno scenario puramente ipotetico, visto che un deal allargato all'intero tavolo finale è praticamente impossibile.
Tuttavia, questi numeri ci mostrano in maniera lampante come nessuno possa dirsi al sicuro: anche gli stack dei "corti" possono far male nel caso in cui si subisca un raddoppio ai propri danni, e se un giocatore come Jorryt van Hoof avrà tutto l'interesse a far stare alcuni dei suoi avversari sulla corda per guadagnare più di quanto l'ICM gli offra in questo momento deve arrivare in heads-up, al pari di Felix Stephensen.
Entrambi possono riuscirci, ma non è affatto scontato, ed ecco che allora ci sono una serie di scenari nei quali il gruppetto dei superstiti si metterà in un angolo e calcolatrice alla mano rivedrà il tutto in maniera più razionale. Non bisogna infatti dimenticare che i tornei di poker dal vivo nascono e vivono per promuovere il gioco, e visto che alla fine alla storia passa solo chi vince l'interesse di chi organizza è sempre quello di mettere al centro il premio del vincitore.
Non a caso alle WSOP ufficialmente non si possono fare deal, ma ovviamente il fatto che poi avvengano comunque privatamente è il segreto di Pulcinella. Adesso è ancora il momento di stappare bottiglie e sognare ad occhi aperti, ma quando le carte sposteranno milioni di dollari allora tutto sarà destinato a cambiare.