Sanremo, 5 aprile 2008, tavolo finale dell'EPT Sanremo con Dario Minieri e Gregory Genovese che provano a far sognare l'Italia del texas hold'em, seduti vicino ad una schiera di campioni come il temibile svedese Willam Thorson, il francese Eric Koskas(che insieme a Darietto nazionale movimenterà l'action) e l'estroso connazionale Antony Lellouche (sarà il runner-up) oltre a Dag Palovic. Gente che ha fatto la "storia" delle prime 4 stagioni dell'European Poker Tour.
Quel 22enne arrivato dalla lontana Florida dopo essersi qualificato online
A comandare le operazioni però c'è un ragazzino 22enne che è appena atterrato dalla Florida, il suo nome è Jason Mercier che si è qualificato online su PokerStars. Agli addetti ai lavori e ai semplici appassionati questo nome non dice nulla, tutta l'attenzione dei media è su "Caterpillar". Eppure chi gioca online ha già imparato a conoscere Jason, soprattutto i regular americani sono consapevoli del talento di Mercier.
E' il primo in the money (di una lunghissima serie) in un torneo live per lui. Per i pokeristi italiani sarà il tavolo dei rimpianti per l'uscita di Minieri al terzo posto.
Tavolo finale tra i più brevi della storia
Quello dell'EPT di Sanremo 2008 sarà uno dei tavoli finali dell'European Poker Tour più brevi. Durerà solo 3 ore.
Ma la mano che forse ha spostato gli equilibri del tavolo finale (e forse della storia del player della Florida) è l'hero call di Jason Mercier su un bluffone di Eric Koskas. Un'intuizione apprezzabile per il livello tecnico di dieci anni fa, molto probabilmente una giocata che rientra quasi nella "normalità" tra i pro nel 2018.
Nel 2008 sorprese però molti commentatori, compreso James Hartigan, la voce dell'EPT dell'epoca, intervistato in questi giorni da PokerNews.
"Per me, essendo un giocatore di poker mediocre, era un ista-fold - afferma James - . Non avevo idea che avrebbe fatto quella chiamata e ancora oggi mi fa impazzire. E' facile da leggere quella giocata nel 2018 ma nel 2008 era veramente rara da vedersi".

C'è da dire che Eric Koskas aveva dato un'immagine durante il torneo di un giocatore molto incline al bluff: era la scheggia impazzita del tavolo finale, non a caso la sua avventura nel poker fu relativamente breve. Con un'immagine del genere per Mercier il lavoro era senza dubbio agevolato, ma prima del call, lo statunitense ragionò per diversi minuti.
Non era facile per un ragazzino, al suo primo torneo live (e che torneo... con 1,3 milioni di dollari in palio), giocarsi tutto in quello spot.
Inoltre, a 10 anni di distanza, per molti non era facile ricordare l'immagine del francese al tavolo. Ma è forse un particolare decisivo che non si può trascurare.
Forse da un punto di vista tecnico, quello spot vale poco agli occhi di un player medio, ma è bello rivivere le emozioni, le smorfie, le espressioni dei protagonisti in quel momento, più di 10 anni fa...
4 players left: Eric Koskas vs Jason Mercier
Jason ha in mano 9 5 e uno stack da oltre 2 milioni di chips. Su un board 5 j 6 8 8 viene messo al river sotto pressione dal transalpino.
Appena il dealer gira 8 dalla sua destra si sente "I'm All in", è la voce decisa e coraggiosa di Koskas che sembra non tradire alcuna emozione. Il pot è da 1,3 milioni di chips.
Jason rimane folgorato da quelle parole, si leva gli occhiali e guarda fisso il board, mentre il francese si alza, va al suo angolo e inizia a bere l'acqua nervosamente, visto che Jason non ha ancora foldato.
Lo statunitense guarda il board per minuti e ragiona: Koskas ha poco più di 600mila chips e si gioca il torneo con un bluffone del genere? Dopo circa 2 minuti (ma i momenti sono interminabili) Jason pronuncia: "I call", si sente dal microfono "showdown" e la corsa effimera del francese finisce qui.
Uno sliding doors che forse ha condizionato anche gli equilibri del tavolo finale, forse. In fase 3-handed a rimetterci le penne sarà purtroppo a Dario Minieri (ma questa è un'altra storia raccontata milioni di volte).
E' l'inizio del lungo e vincente percorso di un vero fenomeno del poker americano. Tutto per un hero call? No, i risultati straordinari di Mercier negli anni a seguire testimoniano il contrario. Senza dubbio, quella vittoria dell'EPT ha fatto in modo che Jason diventasse noto fin dal suo primo torneo live, ma prima o poi, il suo nome sarebbe saltato fuori.
La mano con l'hero call di Mercier.