Gli appassionati di pallacanestro professionistica americana lo sanno benissimo, ma chiunque mastichi un po' di sport ad alti livelli, sa cosa hanno portato agli Stati Uniti i Golden State Warriors.
La franchigia di San Francisco è quella squadra che, grazie alle intuizioni del suo allenatore Steve Kerr, e ad un'amalgama di un gruppo meraviglioso, ha segnato il vero passaggio tra la pallacanestro cosiddetta "moderna" e quella del passato.
Velocità, small ball, utilizzo di una difesa aggressiva e un vorticoso numero di possessi, gli ingredienti della rivoluzione messa in atto dalla squadra della baia, che verrà ricordata, oltre che per i quattro dei sette titoli della sua storia, quelli conquistati nel 2015, 2017, 2018, 2022, per il gioco espresso sul campo e per il suo leader indiscusso, Steph Curry, probabilmente il giocatore dal rilascio del tiro più veloce e performante della storia della NBA.

La beneficenza
Ma i Warriors non perdono occasione per far parlare di loro anche per tutta una serie di iniziative benefiche che si ripetono ogni anno, la più importante delle quali, non più di qualche giorno fa, ha raccolto la cifra record di 3,5 milioni di dollari, la cui totalità è andata a finanziare il programma di beneficenza della squadra.
La serata si è sviluppata attraverso un torneo di poker e un'asta e i proventi sono giunti per la maggior parte dal torneo, mentre l'asta ha raccolto $850.000, con marchi prestigiosi intervenuti a dare man forte, come Mercedes-Benz e Rakuten.

Tra i partecipanti del torneo di poker, Stephen Curry, che ha messo in palio un'esperienza esclusiva "meet-and-greet", oppure, tra gli altri, una partita HomeGames di H.O.R.S.E. con la leggenda Chris Paul, Trayce Jackson-Davis e Brandin Podziemski.
Tra i personaggi più noti, ha fatto capolino al tavolo anche Phil Hellmuth, che è ormai un habituè di questo tipo di manifestazioni, visto che risiede in California e non manca mai quando c'è da aiutare le persone in difficoltà.