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WSOP 2014: Justin Bonomo scatenato, vince il 6-max!

Ci sono voluti otto anni passati a inseguire il braccialetto prima di vedere Justin Bonomo raggiungere il suo obiettivo, ma finalmente ce l'ha fatta: nella notte italiana ha trionfato nell'evento #11 (1.500$ No-Limit Hold'em Six-Max), portandosi a casa il primo titolo WSOP della sua carriera. Per lui si tratta di un successo che vale molto più dei quasi 450.000 dollari vinti, dal momento che, dopo 7 tavoli finali e 3 secondi posti (di cui uno pochi giorni fa al 2-7 Triple Draw), il braccialetto era diventato una vera e propria ossessione.

La vittoria è arrivata al termine di un heads-up incredibile con Mike Sowers, nel quale è riuscito a rimontare uno svantaggio considerevole e a evitare di chiudere per la quarta volta in carriera da runner-up; ma analizzando nel complesso questo day 3 ci si rende conto che le anomalie non sono mancate, come il fatto che lo stesso Bonomo sia stato poco più di una comparsa durante tutta la giornata oppure che le eliminazioni siano avvenute in rapidissima successione.

Partiamo proprio da quest'ultimo fatto: come vi avevamo raccontato ieri, il day 3 prendeva il via con dieci giocatori rimanenti ma in appena 14 minuti assistiamo già a quattro player out. Parliamo di Frank Debus e Todd Anderson (eliminati in 10° e 9° posizione da Mike Sowers), Viet Vo (eliminato da Niel Mittelman) e Sebastian Pauli che vede la sua coppia di sei schiantata dai Jack di Daniel Strelitz.

Rimasti in sei, siamo già al tavolo finale ma anche in questo caso passano pochi minuti prima di perdere Taylor Paur (6°), che dopo aver 4-bettato la 3-bet di Strelitz decide di chiamare il suo all-in, trovandosi a fronteggiare il più classico dei cooler: A-K contro Q-Q. Un K al river elimina Paur e restringe il field ad appena 5 giocatori, con Justin Bonomo nel ruolo di spettatore non pagante. Per lui, le luci della ribalta arriveranno solo in heads-up.

In 5° posizione perdiamo Niel Mittelman che finisce vittima di una bad beat indimenticabile: finisce ai resti su flop 4 7 5 dopo aver 4-bettato preflop Mike Sowers e quando gira q q può esultare dato che il rivale mostra 9 9 . Le chances di Mittelman si avvicinano al 100% quando sul turn cade un a che relega le speranze di Sowers a un unico out, il 9 , che puntualmente viene girato al river, costringendo il povero Niel ad alzarsi dal tavolo.

Ancora una volta non c'è neanche tempo di segnarsi il nome dell'eliminato che subito ne arriva un altro. Questa volta tocca a Lance Harris (4°), che le mette tutto da corto con J-10 ma si vede dominato dall'A-Q di Sowers. Anche grazie a questo piatto, Sowers si prende la chiplead, che diventa netta quando elimina in terza posizione Daniel Strelitz con un altro cooler a suo favore: A-A contro Q-Q per un piatto enorme da 2,3 milioni di chips.

Giunti in heads-up la storia sembra già scritta: Mike Sowers ha accumulato un monster stack da 5,5 milioni di chips dopo avere eliminato 5 giocatori su 10 mentre Justin Bonomo può contare su 1.6 milioni, dopo essere stato nell'ombra per tutto il day 3. Ma è proprio in queste situazioni che si vede il campione e infatti assistiamo a un cambio di marcia totale da parte di ZeeJustin che prima arriva a raschiare il fondo con poco più di un milione per poi risollevarsi grazie a un'infinità di piatti medi e piccoli vinti senza andare allo showdown.

Sono veramente tante le volte in cui si vede Bonomo costringere al fold l'avversario, sia preflop che sul board e Mike Sowers va palesemente in confusione, incapace di rispondere all'attacco di quel giocatore che fino a poco prima era quasi invisibile al tavolo. Entro la prima ora di heads-up Justin ha recuperato tutto lo svantaggio e si trova alla pari con l'avversario, finchè non si arriva alla mano che determina le sorti del torneo: Bonomo apre a 75.000 e chiama la 3-bet di Sowers a 230.000. Su flop j 3 2 Sowers va in continuation bet e riceve il call. Stesa action anche sul turn 7 , mentre sul river 4 Sowers va all-in ma si vede chiamare istantaneamente da Bonomo che gira a 5 per una scala a incastro chiusa al river. Mike gira sconsolato j 2 .

Rimasto con pochissime chips, Sowers riesce a fare qualche double up ma viene eliminato quando le mette tutte con q 10 su flop 4 8 7 e si vede chiamare da Bonomo con 10 3 . Turn e river non spostano gli equilibri e abbiamo il primo braccialetto WSOP per Justin Bonomo. Questo il payout della top ten:

1. Justin Bonomo $449,980

2. Mike Sowers $278,518 

3. Daniel Strelitz $180,587 

4. Lance Harris $119,977

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5. Niel Mittelman $80,341 

6. Taylor Paur $55,703 

7. Sebastian Pauli $39,635

8. Viet Vo $39,635

9. Todd Anderson $29,351 

10.Frank Debus $29,351

Subito la vittoria, ZeeJustin ha rilasciato un'intervista a caldo per Pokerlistings.com, nella quale è stato molto onesto nel giudicare la sua vittoria: "È stato incredibile perchè siamo passati da 10 giocatori a 2 nel giro di un paio d'ore. Voglio dire, arrivavamo al day 3 con 40.000 dollari garantiti, io mi sono seduto, non ho giocato mani importanti, non ho eliminato nessuno e improvvisamente mi trovo a giocare per il braccialetto e 450.000 dollari. Vorrei poter dire di aver giocato il miglior poker della mia vita ma in realtà sono solo stato estremamente fortunato, come dimostra quel 4 che ho preso al river in heads-up".

Per Justin un successo che arriva dopo una lunga caccia: "Quando eravamo solo più in due ero molto pessimista, pensavo che la mia sarebbe stata la storia di un tizio che fa 4 secondi posti alle WSOP. Ero sull'orlo delle lacrime per tutto l'heads-up".

Con questa vittoria, Bonomo si prende il primo posto nella classifica POY delle WSOP 2014, grazie anche al secondo posto nell'evento #5 di 2-7, ma per lui non c'è nessuna ambizione in questo senso: "A questo punto sono contento della mia carriera e la mia felicità non dipende dal titolo di Player Of The Year. Se lo vincerò bene, ma non sarà la mia prorità. Ora voglio solo rilassarmi e godermi la vittoria".

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