Ci sono molti modi di vincere un torneo di poker, ma quello di Zlatin Penev all'IPO Sanremo è certo uno dei più singolari, oltre che meritati.
In questo Articolo:
IPO Sanremo: Zlatin Penev, final day trionfale
Si ripartiva da 24 left, a caccia dell'ambito titolo e della prima moneta da 280.000€. Le eliminazioni si susseguono con Delfoco 21°, Ale Giordano 19°, Alessandro Scermino 18° e Riccardo Saraniero 17°. Con l'uscita di Scermino, peraltro, si esauriscono le chance di vedere un giocatore trionfare per due volte a IPO, privilegio cheran dunque continua ad appartenere soltanto a Simone Speranza.
Penev vola in testa al final table
Nel frattempo Zlatin Penev vola e trova il modo di trasformare i 14 milioni di inizio giornata in circa 40, che diventano quasi 42 quando abbiamo un final table televisivo, che si presenta così:
- Seat 1 Peter Bomba 7.825.000
- Seat 2 Domenico Cancro 14.200.000
- Seat 3 Zlatin Penev 41.975.000
- Seat 4 Andreas Frohli 21.200.000
- Seat 5 Gaetano Montagno 10.000.000
- Seat 6 Michele Rinaldi 14.250.000
- Seat 7 Pascal Dabrion 22.450.000
- Seat 8 Vincenzo Ruggiero 10.300.000
Le eliminazioni del final table
Si parte con Ruggiero che va per primo a casa, dopo averle messe tutte su flop k j 3 con q 10, contro Frohli che aveva a 7 e chiude il colpo sul turn 4 .
Ancora Frohli protagonista della seconda eliminazione, che è quella di Domenico Cancro. In questo caso si tratta di un semplice coinflop preflop, fra i j j dell'austriaco e gli a k di Cancro che troverebbero nutrita compagnia sul board, ma un incredibile colore backdoor lo beffa su 8 k 8 a 2 !!!
Frohli sembra inarrestabile e butta fuori anche il francese Dabrion, che le mette tutte per quasi 10 milioni dopo open di Penev e flat di Frohli, il quale poi è l'unico ad accettare la sfida e si presenta con 66, contro AQ del transalpino. Anche in questo caso il coinflip sorride al giocatore austriaco, che praticamente la chiude sul flop 8-8-6.
Si resta in 4 quando Michele Rinaldi ha un timing purtroppo per lui errato: ci prova con a 6 ma trova Penev pieno con QQ. Il romagnolo di origini bulgare risale quindi al terzo posto con 37 milioni, mentre Frohli è in testa a circa 60.
La prima svolta
Una prima svolta per il torneo è certamente una situazione in cui Penev e i suoi k 7 si ritrovano in un colpo 3-handed con Montagno (a 9 ) e Frohli (j 4 ). Il flop 8 k 3 invita all'azione, che però arriva dal giocatore con meno chance nella mano, ovvero Fortugno. Chiamano entrambi e al turn arriva un k che rende la cosa ancora più interessante. Penev checka, Frohli punta 3,6 milioni su pot 12 milioni, Fortugno folda e Penev chiama. Il river 2 vede Penev checkare ancora e poi chiamare sulla bet in bluff da 8 milioni dell'austriaco. La mano riporta Zlatin Penev in testa a 57 milioni, mentre Frohli scende a 36.
Si rimane in 3 quando assistiamo a uno scontro tutto austriaco fra i QJ di Peter Bomba e gli AT di Andreas Frohli, che vince il colpo e torna in testa, con 67 milioni contri 58 di Penev, mentre Montagno è costretto al gioco di attesa con 17 milioni.
Il siciliano trova però modo di tornare in auge, prima contro Penev e poi con Frohli, arrivando a sfiorare i 40 milioni, mentre Frohli guida a quasi 80 e Penev insegue sotto i 30.
La seconda svolta
La svolta definitiva del torneo di Zlatin Penev arriva quando "Bulgaro98" limpa da small blind con circa 28 big blinds dietro, Frohli chiede il conteggio e lo mette allin con 8 7 , ma capisce subito di esserci cascato con tutte le scarpe: Zlatin chiama con QQ e, dopo board ininfluente, torna in testa a 60 milioni, mentre Frohli scende a 45.
Montagno si consegna
In un contesto comunque di grande equilibrio, stupisce come siano maturate le ultime due eliminazioni. Prima tocca a Montagno, che apre a 2,5 milioni da small blind con q 10, chiamato da Penev con 3 7 . Il flop è 6 9 3 e il giocatore originario di Randazzo (CT) fa check-call alla bet da 4 milioni di Penev.
Il turn 7 è una delle carte più frizzanti del mazzo, infatti Montagno fa ancora check-call alla bet di Zlatin che stavolta è di 11 milioni.
Montagno resta con 19 milioni e decide di metterli tutti dentro sul river 5 . Penev non può che chiamare con il colore appena chiuso e Montagno si dispera, ma poi si complimenta con l'avversario e si accomoda alla cassa a ritirare il comunque sostanzioso premio.
Heads up e secondo harakiri
L'heads up è dunque fra i due giocatori globalmente più meritevoli, Zlatin Penev che parte con 110 milioni, e Andreas Frohli che ha 32 milioni. L'austriaco però ha evidentemente ancora qualche tarlo per le mani precedenti. Si arriva così alla mano conclusiva.
Zlatin Penev completa con 9 6 e Frohli fa check con q 8 . Il flop 8 3 7 è croccante, perché consegna la top pair ad Andreas e la bilaterale a Zlatin. Frohli fa check-raise da 5 milioni alla bet da 1,8 milioni di Penev, che fa call.
Il turn è un 10 che chiude la scala di Penev. Andreas fa check, Zlatin punta 4,5 milioni su pot da 14 milioni. L'austriaco ne ha meno di 20 dietro e decide di metterli tutti, ignorando di essere drawing dead. L'IPO finisce così nella maniera più inaspettata.
Zlatin Penev, trionfo meritato da 280.000€
Vedere due giocatori che mettono da drawing dead è cosa rara e curiosa, ma ciò nulla toglie all'enorme merito di Zlatin Penev, che porta a casa il miglior risultato della carriera.
- 1° Zlatin Penev 280.000€
- 2° Andreas Frohli 170.000€
- 3° Gaetano Montagno 110.000€
- 4° Peter Bomba 80.000€
- 5° Michele Rinaldi 60.000€
- 6° Pascal Dabrion 42.000€
- 7° Domenico Cancro 28.000€
- 8° Vincenzo Ruggiero 20.000€
Immagine di copertina: Zlatin penev (courtesy Eurorounders, pklive360 & Texapoker)