In un video-ammissione sul suo nuovo canale YouTube, di ben 28 minuti, un Ali Imsirovic molto provato ha confermato di aver fatto multi-accounting per “4/5 mesi” durante la pandemia e di “aver commesso un grave errore”. Ha però respinto qualsiasi altra accusa.
Potrebbe essere il video dell'anno – almeno da un punto di vista giornalistico – un'ammissione-testimonianza che ha lasciato tutti di sasso, almeno il mondo del poker high stakes. Una confessione che farà discutere soprattutto i professionisti.
28 minuti per nulla banali nei quali uno dei top mondiali ammette di aver commesso multi-accounting, un imbroglio grave.
Il bosniaco, nominato giocatore dell’anno nel 2021 da GPI, ha vuotato il sacco però ha anche rispedito al mittente alcune accuse di cheating e di altri comportamenti ben più gravi che gli sono stati attribuiti. Non che il Multi-accounting non lo sia, tutt'altro, l' MA è una forma di truffa online (così prevede la legge, un raggiro, un inganno).
"Nel 2020 ho commesso un gravissimo errore. ho fatto multi-accounting negli high stakes online. Volevo difendermi da chi stava facendo porcate di ogni tipo in quel periodo"
Ali Imsirovic
In questo Articolo:
Ali Imsirovic: "perché ho iniziato a fare multi-accounting sbagliando..."
Ali Imsirovic inizia il video e - in modo molto pacato - ha ammesso: “nel 2020 durante il Covid-19 ho commesso un grande errore ed ho fatto multi-accounting per 4/5 mesi. Sapevo che in rete c’erano players che ne stavano combinando di tutti i colori. Ho commesso questo grandissimo errore”.
“Tutto è iniziato nel 2020 negli high stakes quando c’era un’action insana. Perché l’ho fatto? Perché sapevo che in quei giochi stavano accadendo cose molto losche, in molti facevano multi-accounting e giocavano a squadre. Ho iniziato in quel momento a sbagliare in maniera grave con il multi-accounting perché mi volevo difendere, almeno in fase iniziale da queste cose. Questa non è una scusa per quello che ho fatto perché c’erano molte persone che stavano giocando un buon poker in maniera onesta e mi scuso con loro. Una scusa speciale a chi giocava in modo legittimo come David Peters, Ike Haxton, Nick Petrangelo. Sono sicuro che stessero giocando nel modo più legale possibile”.
“Ho iniziato a sentirmi veramente male per quello che stavo facendo e mi sono fermato dopo 5 mesi”. Nel video Ali Isimovic parla anche delle accuse sull’uso di RTA (solver in tempo reale che sono vietati).
"In molti stavano facendo multi-accounting e giocavano a squadre. Questo dettaglio non giustifica i miei errori che ho commesso per 5 mesi. Chiedo scusa ai players che stavano giocando un buon poker in maniera onesta. Sono convinto che erano puliti al 100%"
Ali Imsirovic
Bannato nel 2022, da mesi la sua reputazione è nel mirino dei pro high stakes
Ricordiamo che Imsirovic è da parecchio tempo nell’occhio del ciclone e nel 2022 è stato accusato apertamente di aver fatto Multi-accounting online e di collusion durante gli eventi live. Le accuse hanno riguardato anche Jake Schindler.
Dopo alcuni mesi sono stati bannati dagli eventi live di PokerGo Tour.
Imsirovic ha però smentito le accuse che gli sono state mosse su Twitter da Alex Foxen che puntava il dito contro di lui per alcuni comportamenti “strani” al tavolo tra lo stesso bosniaco e Paul Phua durante le Triton Poker Series.
Nel live, in un arco di tempo relativamente breve, Imsirovic ha vinto 18,6 milioni di dollari negli high roller. Gli ultimi live giocati dal player balcanico è stato in occasione delle WSOP 2022, durante le quali è stato accolto con molta freddezza dagli altri players rivali.
Eppure è passato più di un anno dalle accuse e sia Schindler che Imsirovic non hanno mai smentito nulla. Solo domenica scorsa il bosniaco ha preso la parola e l’ha fatto da un suo canale ufficiale, mettendoci la faccia.
"Chiedo scusa in modo speciale a Nick Petrangelo, Ike Haxton e David Peters".
Ali Imsirovic
"Molte falsità e accuse ridicole nei miei confronti"
Ali ha negato molte altre accuse che gli sono state mosse contro di lui, compreso uno schema di truffa nel poker online. Imsirovic ha rispedito tali illazioni al mittente. “Quella accusa è f….e ridicola”.
Ha anche smentito di non avere più “cavalli” (giocatori da lui stakati che giocano per suo conto) nella sua scuderia e che gli episodi di multi-accounting e di ghosting si sono verificati per pochi mesi durante il Covid.
Nel video è poi passato all’attacco e ha puntato il dito contro i suoi accusatori, alludendo al fatto che non sono neanche loro puliti.
Imsirovic si è soffermato anche su un altro aspetto non secondario: “le accuse di frode nei miei confronti sono state un duro colpo per la mia famiglia”.
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"E' come se avessi pagato per i miei errori, voglio andare avanti"
"Mi sento come se avessi pagato tutti i miei debiti e voglio andare oltre", ha detto Imsirovic. Ma per il mondo del poker non sarà facile accettare un player che ha fatto multi-accounting al 100%. Una video-ammissione può essere sufficiente a salvare la faccia? L’unico aspetto positivo è che ha avuto il coraggio di ammetterlo, in un mondo nel quale l’omertà è molto diffusa e si nega anche l'evidenza.
Phillip Nagy (CEO di un importante network mondiale offshore) un mese fa aveva messo una taglia sulla sua testa da 100mila dollari. Chi avesse fornito prove inconfutabili sulla colpevolezza di Imsirovic sarebbe stato pagato. Ed ora che le prove le ha fornite il diretto interessato cosa succederà? Nagy manterrà la promessa?
Naturalmente stiamo scherzano, ma questa vicenda fa capire quante voci si sono spese sul conto del bosniaco. Nell'ultimo anno è stato il player più discusso negli high stakes mondiali.
Seguiteci perché ci saranno altri aggiornamenti sulla vicenda!
Qui potete guardare il video-confessione di Ali: